Tare: "Ho tanta passione per questa società, Lotito importante per me. Milinkovic? Vale più di 90 milioni"

Pubblicato il 28/03/2018 alle ore 23.10
29.03.2018 07:30 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Tare: "Ho tanta passione per questa società, Lotito importante per me. Milinkovic? Vale più di 90 milioni"
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© foto di Federico Gaetano

L'emittente sportiva Sportitalia, qualche tempo fa, ha indetto un sondaggio per decretare il migliore direttore sportivo della Serie A per il miglior mercato estivo del 2017. Nell'ultima sessione invernale di calciomercato, gli ospiti del canale tv invitati alle puntate hanno votato. Igli Tare ha vinto, con ampio scarto, davanti a Marotta e Paratici. Il direttore albanese, in occasione della consegna del premio, ha parlato di mercato e di Lazio a 360 gradi.

LAZIO - “Sono 13 anni che sto alla Lazio, sono passati in fretta. Ho tanta passione, voglia di fare bene e di onorare questa società perché ha una storia importante che va difesa. Sono felice di questo premio perché non è facile lavorare in Italia, soprattutto a Roma. Ho la consapevolezza di essere sulla strada giusta, questa società ora si è svegliata da un momento difficile e ci sono le premesse per fare bene. Rimango però coi piedi per terra per non dimenticare da dove siamo venuti, non sono stati anni facili. Nel calcio le cose cambiano nel bene e nel male, ma con un lavoro fatto bene si può migliorare il futuro. Rinnovo? Ho un contratto che scade alla fine dell’anno, ma è l’ultimo dei pensieri”.

LOTITO - “All’esterno non c’è un’opinione positiva di lui, ma chi lo conosce sa che è una persona che ti dà la possibilità per esprimerti al meglio. Conosce i suoi limiti, ti sostiene con la sua saggezza, per me è stato fondamentale soprattutto per le trattative, dove lui è un maestro. I battibecchi ci sono stati perché abbiamo due caratteri forti, ma non ho mai voluto lasciare la Lazio per lui".

MILINKOVIC - “Non so quanto può valere, non voglio nemmeno pensarlo perché siamo in lotta per obiettivi importanti. Supera di tanto gli 80-90 milioni, comunque. Come lui ce ne sono in Europa che possono fare bene. I giocatori non mancano mai, Sergej è molto importante per noi e ancora non ha raggiunto il suo massimo valore. La Lazio non ha chiesto niente per Milinkovic, questo va chiarito. Delle offerte ce ne sono state su queste cifre la scorsa estate, ma non sono state prese in considerazione. Ora ci sono interessamenti, ma nulla di concreto. Real Madrid? Non si è fatto avanti, mai parlato".  

VAR - “Non voglio fare polemica, ma valutando in generale bisogna dire che non c’è uniformità nei giudizi. Spesso stesse situazioni sono valutare diversamente. Sono stati fatti degli errori, è normale. Ma gli arbitri devono capire che questi errori possono essere decisivi. La Var è una grande scoperta, può solo far bene ma va cambiata l’interpretazione. Come riferimento va preso lo sport negli USA, lì la Var la usano quasi ovunque". 

INTER - “Io sto bene alla Lazio. Non lavoro mai con i se e con i ma, ho le idee chiare. Non ho avuto nessun contatto con l’Inter e sono fiero di lavorare per la Lazio. In futuro mi piacerebbe un’esperienza fuori da Roma, ma per ora sto bene qui.
Sabatini? Avrà avuto i suoi buoni motivi, ma non conoscendo bene la situazione è difficile giudicare”. 

KEITA - “Keita l’hanno pagato sotto prezzo. Mi è dispiaciuto quando è andato via perché era qui da bambino. Hanno approfittato della sua situazione contrattuale. Le sue potenzialità non sono ancora uscite fuori del tutto". 

DE VRIJ - “Mi auguro che fino alla fine darà il massimo per la Lazio, come ha fatto fino ad ora. Inter? Ci sono buone possibilità che vada in nerazzurro. Con l’Inter non c’è stata nessuna chiamata per de Vrij, ma i rapporti sono ottimi. Però a certi livelli le cose si fanno in altri modi, di solito si avverte. Erede? Ce l’abbiamo in casa, è Luiz Felipe”.

LUIS ALBERTO E FELIPE ANDERSON - “Sono due giocatori di grande livello. Vedendoli in allenamento, mi dicevo che sarebbe stato bello giocarci insieme”.

LUCAS LEIVA - “Avevo già avuto dei contatti con lui e con il suo agente, ci siamo parlati a lungo. Lucas aveva il desiderio di lasciare il Liverpool, la Lazio era una grande opportunità. É stato uno dei più grandi acquisti che ho fatto alla Lazio”.  

ROMA - “Della Roma non vorrei nessuno alla Lazio. Ho grande rispetto per loro, ma non desidero nessuno. Mi tengo stretti quelli che abbiamo. Monchi deludente? La Roma ha fatto un grande acquisto con Schick, sarà il futuro dei giallorossi. Sta avendo dei problemi di ambientamento, la società dovrà stargli vicino”. 

COLPO - “Il primo acquisto è stato Brocchi, lo ricordo con piacere. É stato fondamentale, veniva dal Milan e dentro lo spogliatoio si faceva sentire”.

MAURI E LEDESMA - “Hanno dato tanto alla Lazio, se ci sarà per loro la possibilità di entrare nella società saranno i benvenuti. Mauri ha studiato come direttore e in futuro non ci sono problemi per lavorare nella Lazio. Condanna? C’erano state delle cose non vere, tutto quello che hanno detto si è verificato errato”.

GABBIADINI - “Mi piace molto, anche qualche anno fa ho cercato di portarlo alla Lazio. Con Immobile sarebbe compatibile, Manolo può giocare in vari ruoli. Ma in questo momento non c’è nessuna possibilità”. 

MINALA E SALERNITANA - “Minala fa parte dell’orbita Lazio, viene monitorato a Salerno. Noi mandiamo dei giocatori per noi importanti alla Salernitana per il futuro. La piazza deve capire che sono giovani e vanno aiutati. Alla lunga poi usciranno fuori, ma siccome Salerno è una piazza esigente a volte l’aiuto non c’è. Spesso abbiamo avuto ragione alla Lazio ad aspettare i giovani”. 

SCUDETTO E CHAMPIONS - “Mi auguro vinca il Napoli. Per la Champions non temo nessuno, tutto può succedere. Il Milan può rientrare, può essere un serio candidato fino alla fine. A Mirabelli do 7 al mercato. La Juventus è la società più forte d’Italia, con loro non abbiamo nessun problema. Al massimo dei pensieri diversi”.

INZAGHI - “Simone veniva da 7 partite in Serie A ed io e Lotito sapevamo che era un predestinato, ma avevamo la paura di bruciarlo partendo subito con la prima squadra. Il contratto con Bielsa sarebbe stato solo di un anno, quindi comunque Inzaghi sarebbe diventato allenatore della Lazio. Simone voleva diventarlo. Più parlavano con altra gente e più capivamo che era lui l’uomo giusto. Inzaghi sta stravincendo questa sfida, che ha voluto fortemente”. 

MILAN E SPALLETTI - “Con il MIlan abbiamo un grande rapporto e l’abbiamo dimostrato con l'operazione di Biglia. Spalletti? Ho grande stima di lui, è uno dei migliori allenatori in Italia”.

TOP E FLOP - “Nani non è un flop, lo stimo. È un grande campione e nonostante le difficoltà fisiche è stato fondamentale per il gruppo. Si è messo a disposizione della squadra e dell’allenatore. Un giocatore che ha tradito le mie aspettative è stato Bryan Perea. Ha fatto bene e poi è sparito e ancora oggi non ho capito perché. Poteva fare molto bene nel calcio italiano. Marchetti? Continua ad allenarsi. Tra i top devono esserci Leiva e Felipe Anderson”.