26 maggio, Biava: "Un'emozione incancellabile! Giocammo da tifosi, sapevamo di poter vincere"

26.05.2017 13:14 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
26 maggio, Biava: "Un'emozione incancellabile! Giocammo da tifosi, sapevamo di poter vincere"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Sono passati già quattro anni dal 26 maggio, ma resterà per sempre un bellissimo ricordo per tutto il popolo biancoceleste”. Le parole ancora dense di emozione di Giuseppe Biava. Il baluardo difensivo di quella Lazio che quattro anni fa sconfisse la Roma nella storica finale di Coppa Italia è intervenuto in mattinata ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, ripercorrendo le emozioni di quella gara: “A quella finale siamo approdati a gennaio e, dopo aver superato la Juventus in semifinale, attendevamo il risultato di Inter-Roma. Conosciuto l'esito di questa sfida, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che dovevamo vincere per forza. Conoscevamo l’importanza di quella gara, non era una stracittadina qualsiasi, era il derby: per la prima volta ci si contendeva un trofeo. Sarebbe stato triste perdere quella finale. Eravamo convinti dei nostri mezzi ed alla fine è andata bene. Abbiamo vinto sin dal momento della coreografia. Dopo una settimana di ritiro abbiamo trovato i tifosi a Formello e la loro carica è stata decisiva, ha rappresentato una motivazione in più. Davanti al video emozionale tanti di noi hanno pianto, me compreso. Il 26 maggio abbiamo giocato per vincere, come accadeva per ogni derby. Resta indelebile aver regalato un’emozione simile ai tifosi laziali. Prima della partita avevamo capito l’importanza di questa finale. Dopo aver vinto, abbiamo inteso anche il valore del trionfo ottenuto. La posta in palio era molto alta e non si poteva sbagliar nulla”. Spazio poi alle curiosità: Abbiamo giocato anche in qualità di tifosi, come tutti i derby. Giochi per vincere, ma se pensi ai tifosi capisci quanto è importante una partita così. Puoi vincere trofei, ma uno così importante anche a distanza di tanti anni lo ricordi. Lo abbiamo regalato a noi stessi ma soprattutto alla nostra gente perché noi giochiamo anche per la loro soddisfazione. Non è stata una bella partita, ma quando la posta in palio è così alta le due squadre cercano di non scoprirsi. Ma rivedendo la partita qualcosa in più abbiamo fatto noi e alla fine ce la siamo meritata. Dopo il gol ci aspettavamo la reazione della Roma, non potevano restare a guarda, tanto che poi è arrivata la traversa. Ma la nostra concentrazione era troppo alta, lottavamo su ogni pallone, era difficile trovare un varco. Quei 20’ minuti finali però sono stati interminabili. È stata dura per noi che eravamo in campo a giocarlo, immagino la sofferenza per i tifosi che comunque dovevano rimanere fermi”. Chiosa rivolta sempre ai tifosi: “Custodisco ancora oggi le maglie che ci regalarono il 26 maggio, ogni tanto le riguardo per ricordare quel giorno. È bello essere ancora ricordati da tutti i tifosi della prima squadra della Capitale. Per un calciatore non c’è cosa migliore di lasciare un ricordo simile nelle menti dei nostri tifosi. Sono momenti che non verranno mai cancellati. Nessuno potrà mai togliercela. Buon anniversario a tutti i laziali”.