Almeyda consiglia Biglia: "La Lazio è un grande club, inutile cercare esperienze altrove"

Pubblicato il 1/07 alle 21:33
02.07.2015 07:00 di Matteo Vana Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Almeyda consiglia Biglia: "La Lazio è un grande club, inutile cercare esperienze altrove"
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Li accomuna il bianco e il celeste: Argentina e Lazio, Matias Almeyda e Lucas Biglia hanno vestito gli stessi colori. Il primo fino al 2000, il secondo lo indossa tutt'ora, ma le voci su un suo addio si fanno ogni giorno più forti. E' proprio l'ex centrocampista scudettato a consigliare Biglia, ai microfoni di Radio Olympia. "La Lazio è una grande squadra, quindi non credo che debba cercare un'esperienza in altri club Europei. Molti pensano che se arriva il Real Madrid o un altro club prestigioso, sia impossibile rifiutare, io non sono d'accordo perchè la Lazio è già una grande squadra. Io non sarei mai voluto andar via dalla Lazio, quello era il mio posto nel mondo. Sarei rimasto a vita. Sono tornato soltanto una volta nel 2007 a Formello per salutare Manzini e i ragazzi che lavorano alla Lazio, ma non vengo spesso perchè mi fa male. Ogni volta che vengo piango. Approfitto per ricordare Sergio Manganaro che è venuto a mancare qualche giorno fa. Sono molto legato a tutti i ragazzi, mi piaceva fermarmi spesso a pranzo con loro. Ho sentito che Osvaldo è stato accostato a molte squadre tra cui la Lazio, ha giocato in Argentina negli ultimi mesi e ha fatto molto bene quando è sceso in campo". Impossibile non parlare di Coppa America, la finale sarà tra la "sua" Argentina e i padroni di casa del Cile. "Sono arrivate in finale le due squadre che propongono un calcio diverso rispetto alle altre, sempre propositive e pronte ad imporre la loro mentalità all'avversario. E' giusto che la finale se la giochino Cile e Argentina. Il Cile gioca molto bene, per la prima volta nella loro storia hanno un sistema tattico che funziona e hanno 7/8 giocatori di livello mondiale, molti dicono che sono stati un pò aiutati nel percorso, io dico che hanno avuto la fortuna che hanno tutte le squadre che giocano una competizione a casa loro. Sento tante polemiche anche sul rendimento di Messi in nazionale. Lui è sempre Messi, è umano può avere partite meno brillanti ma anche quando non segna è sempre decisivo con le sue giocate durante le partite. Poi aggiungo che in Europa hanno più spazio, qui la marcatura è diversa e non si lascia respiro a nessuno. Il paragone con Maradona è scomodo, ma è sbagliato. Maradona è unico non ci sarà mai nessuno come lui, è il numero uno. Però Messi è fantastico, per le sue doti tecniche e non solo. Tutti i trofei che ha vinto non sono casuali. Adesso nella nazionale argentina ognuno ha il suo ruolo preciso. Biglia e Mascherano hanno un compito difficilissimo, coprire un potenziale offensivo composto da Pastore, Aguero, Messi e Di Maria non è semplice"