Ballardini: "Sbagliai con Pandev e Ledesma, dovevo dimettermi. Zarate? Non si faceva amare dai compagni"

04.09.2017 12:01 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Valerio De Benedetti - Lalaziosiamonoi.it
Ballardini: "Sbagliai con Pandev e Ledesma, dovevo dimettermi. Zarate? Non si faceva amare dai compagni"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alla Lazio ha vinto una Supercoppa Italiana contro l'Inter che pochi mesi dopo avrebbe conquistato il Triplete, e poi anche il Mondiale per Club. Dai tifosi però, verrà ricordato sempre per la sua annata negativa, e per aver accettato le esclusioni di Pandev e Ledesma, a causa delle loro situazioni contrattuali. Davide Ballardini, ex tecnico biancoceleste, è intervenuto quest'oggi ai microfoni di Radio Incontro Olympia, per parlare di Lazio, e ripercorrere quei mesi in biancoceleste: “La Lazio adesso si è consolidata mentre la mia era ancora embrionale. Fummo bravi e fortunati ma non c'era questa solidità tecnica. A quel tempo c'erano tante cose da aggiustare, con giocatori fuori squadra. Il merito della proprietà è essersi dati una solidità. Non sono d'accordo però con Milinkovic-Savic. Quando tu vinci ti arriva anche una carica da portarti dietro. La SPAL ha semplicemente dimostrato di essere una buona squadra. Vincere la Supercoppa ti dà più carica che energie in meno. La vittoria contro il Chievo non è poi stata facile. Milinkovic sarà un futuro campione in ogni caso".

LA SUA LAZIO E ZARATE - "Lì io ho imparato che quando non si rispettano i patti è giusto dimettersi e andarsene. Io sbagliati ad accettare una situazione. Se sei lì e non puoi far giocare i più bravi è giusto, per me, che l'allenatore se ne vada. A fine mercato ad agosto la Lazio era prima in classifica ma i fuori rosa rimasero tutti, ed era giusto reintegrarli. Io dovevo andare via nonostante quelle due prime vittorie. Ho sbagliato. Lì ci fu un errore dietro l'altro, i ragazzi avevano ragione a volermene". Poi su Zarate: “È un giocatore di grande talento, purtroppo non si faceva voler bene dai compagni. Giocava per conto suo. Anche lì feci un errore a non punirlo tecnicamente non facendolo giocare. Lo misi sempre in campo e invece per capire alcune cose doveva rimanere in panchina. Purtroppo eravamo veramente corti, senza Pandev e Ledesma. Grande talento ma anche dopo la Lazio la sua carriera ha confermato difficoltà comportamentali nel trovare spazio nonostante le qualità".

LA LAZIO DI INZAGHI - "La vedo competitiva. La differenza dovrà però affrontare anche l'Europa League, competizione che ti porta via energie mentale. Leiva e Nani sono due buoni giocatori ma l'anno scorso il campionato è stato ben fatto senza l'infrasettimanale. Quest'anno dovrai anche gestire l'impegno a metà settimana e dovrai essere ancora più bravo. La rosa mi sembra però adatta per affrontare i tre impegni. Peruzzi? Ci siamo incrociati e salutati. Angelo Peruzzi è un uomo di un'umiltà e intelligenza fuori dal comune. Mi piace la persona. Complimenti alla Lazio per averlo portato all'interno della società. Inzaghi? È un ragazzo intelligente che dovrà confermarsi negli anni. Già con queste prerogative è già molto avanti".

CRUZ E MUSLERA - “Julio aveva 34 anni quando arrivò alla Lazio, non aveva più le gambe. Magari averlo avuto prima sarebbe stato meglio. Andava avanti con la testa e con qualche colpo, ma era un calciatore che non aveva più forza. Muslerà? Già a quel tempo aveva qualità e personalità. Era un ragazzo di cui intravedevi una carriera più che importante".

IL CAMPIONATO - “Juventus e Napoli sono probabilmente per struttura e qualità sono più avanti. Poi Inter e Milan. La Roma mi sembra comunque una squadra dai giocatori importanti. Poi c'è la Lazio. Queste sono le sei squadre più forti. La Lazio però purtroppo penso non possa arrivare al 4° posto in virtù dei tre impegni. La Lazio è molto vicina, ma non c'è ancora. Cosa manca? Mah, non lo so, la Lazio ha comunque vinto delle coppe, mentre la Roma no. Il Torino potrebbe essere la possibile sorpresa e potrebbero dar fastidio. La Fiorentina aveva una rosa importante. Ripartono quest'anno con giovani interessanti. Si vedrà nel tempo come riusciranno ad affrontare il campionato. Hanno perso tanto in qualità e personalità".