Bocchetti, Sansovini e Anania, gli ex compagni raccontano Immobile: "Così Ciro è diventato grande"

28.10.2016 09:25 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Bocchetti, Sansovini e Anania, gli ex compagni raccontano Immobile: "Così Ciro è diventato grande"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Mai una partenza tanto positiva in carriera. Solo Beppe Signori meglio di lui nella storia della Lazio. Non si può dire che Ciro Immobile non si sia calato al meglio nella realtà biancoceleste. L’attaccante di Torre Annunziata va a segno da quattro giornate consecutive. Nel gruppo di Inzaghi è un elemento imprescindibile. Per conoscerlo meglio, i colleghi di gianlucadimarzio.com hanno fatto un lungo viaggio nel passato di Ciro tra vita privata e professionale. A raccontare l’attaccante della Nazionale Italiana amici, ex compagni, presidenti. Di seguito vi proponiamo le parti salienti.

“ZEMAN L’AVREBBE PORTATO ALLA ROMA” - Antonio Bocchetti, ex difensore e oggi collaboratore tecnico della Paganese si sofferma sul rapporto con Zeman: "Gli diceva che la squadra non giocava bene a causa sua! Ovviamente scherzava, lo faceva per spronarlo, aveva segnato 28 gol. Era un continuo punzecchiarlo, ma lo considerava moltissimo. Secondo me l'avrebbe portato anche alla Roma". I due sono rimasti amici: "Ci sentiamo quasi sempre, la Lazio è stata furba, ha colto l'occasione al volo".

“LA PRIMA GIORNATA NON DOVEVA GIOCARLA” - Curioso il retroscena svelato da Marco Sansovini, attaccante come Ciro nel Pescara e attualmente al Teramo: "Il mio ricordo di Ciro è legato alla prima giornata di campionato, contro il Verona. Non doveva giocare titolare, poi Zeman si arrabbiò con Maniero perché si presentò alla riunione tecnica con la tuta arrotolata. Al Boemo non piaceva questo vestiario. È partito così. Poi certo, si è guadagnato tutto quello che ha avuto!".

“E’ UN GIOCHERELLONE” - In porta in quel Pescara c’era Luca Anania, diventato allenatore a fine carriera: "Ciro è un ragazzo umile, simpatico, un giocherellone. Ma quando c'era da lavorare, lavorava. Mi ricordo un suo gol contro il Gubbio in casa, una grande giocata. Era un periodo in cui non segnava, si sbloccò così".