Brovarone e la trattativa fallita per Milinkovic: "È stata dura digerirla, vederlo giocare con la Lazio mi trasmette un magone tremendo"
Milinkovic-Savic, la Lazio e la Fiorentina. Un menage a trois che si è concluso con il matrimonio fra il serbo e la società capitolina. Il club toscano, invece, rimase a bocca asciutta. Fu una trattativa bollente, ricca di colpi di scena. E a svelarne alcuni ci ha pensato l'intermediario di mercato Bernardo Brovarone, che sul suo portale, Bernardobrovarone.it, ha rivelato come i viola fossero davvero ad un passo dal calciatore. Dopo averlo visionato tramite qualche video, Brovarone decise di partire per il Belgio per vedere dal vivo Milinkovic-Savic. Era già noto il fatto che la Lazio aveva puntato il giocatore, ma l'intermediario non si perse d'animo e, appena tornato in Italia, riuscì alla fine a far organizzare una riunione a Firenze con il padre del calciatore, Nikola. Fu un incontro preliminare poiché non era neanche primavera, presto per concretizzare un affare del genere. In estate la Fiorentina puntò su Paulo Sosa come tecnico e quest'ultimo decise che fosse il caso di comprare Milinkovic. Allora Brovarone, Sosa e il padre dell'atleta si riunirono a Coverciano per fare un'altra riunione. Il papà di Sergej fece intendere che preferiva di gran lunga la Fiorentina alla Lazio, ma voleva una sola garanzia: cioè che il figlio avesse spazio per giocare. Una volta saputo l'interessamento dei toscani, i capitolini diedero battaglia. Ma i gigliati decisero di spingere sull'acceleratore: ci furono tre incontri fra le parti, e alla fine arrivarono all’accordo definitivo di 6 milioni più il 40% di una futura rivendita al Genk. Successivamente furono preparati i biglietti aerei per il giocatore. Slittò di un paio di giorni l’appuntamento finale, nel frattempo la Lazio tentò di riprendere in mano la situazione ormai perduta offrendo 10 milioni al club belga, ma era tardi. L'atmosfera era tesa, Brovarone ricorda ancora come tirò un sospiro di sollievo quando il padre e Milinkovic atterrarono a Firenze. Successivamente furono portati al Franchi. Brovarone, che doveva sbrigare degli affari, si allontanò per qualche minuto, ma appena arrivò negli uffici del Franchi la situazione si ribaltò: Sergej non volle più firmare. Nonostante i tentativi per fargli cambiare idea, la scelta fu netta ed irremovibile: Milinkovic-Savic-Fiorentina è un matrimonio che non s'ha da fare. La Lazio due giorni dopo chiuse l’accordo con il Genk e Sergej Milinkovic-Savic divenne ufficialmente un giocatore biancazzurro. Brovarone ricorda ancora l'amarezza per quella trattativa fallita: "È stata dura digerirla,durissima sinceramente, ancora oggi vederlo giocare con quella maglia mi trasmette un magone tremendo, ma questa è la vita, e non si può fare diversamente...ancora tanti auguri meraviglioso campione!"
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