Camolese su Lazio-Torino: "Mi aspetto un match aperto e spettacolare"

Nella Lazio del -9, c'era anche lui. Giancarlo Camolese ha giocato con l'aquila sul petto solamente per due stagioni (dal 1986 al 1988), ma in quelle due annate è riuscito a conquistare l'amore del tifo capitolino. Da quando è diventato allenatore, diverse volte ha sfiorato la panchina biancoceleste, ma il sogno non si è mai tramutato in realtà. Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 è intervenuto proprio Camolese, per parlare di Lazio-Torino, una partita che per il 53enne torinese non potrà mai essere come tutte le altre. "Cuore diviso a metà? Sì, ho molto cuore sia il Torino che la Lazio. In una squadra sono cresciuto, sono stato allenatore, nell'altra ho fatto le cose più belle da giocatore. Il Torino vive un grande momento, arriva da una vittoria entusiasmante e ha davanti due giocatori che stanno benissimo come Immobile e Cerci. Il Toro poi diventa micidiale se gli vengono concessi troppi spazi. È una squadra difficile da affrontare, sia dal punto di vista tecnico che mentale". Poi sulla Lazio: "Il mio amico Edy Reja è stato bravissimo a rimettere insieme i pezzi, ha riportato la Lazio in una situazione di classifica più congeniale. Petkovic non è stato fortunato, ha avuto poco a disposizione Klose ed Hernanes, la squadra ne ha risentito. Sarà un match aperto e spettacolare". Cosa fare per crescere? Ecco il consiglio di Camolese a Lotito: "Serve la volontà del presidente di fare degli investimenti. Per fare l'ultimo passo, ovvero una squadra che lotti per le prime quattro piazze, occorrono giocatori di prima fascia. Il reparto da rinforzare? Il discorso è legato alle eventuali riconferme. In avanti è stato preso già Djordjevic, dietro dipenderà dalle scelte di Reja, che conosce bene la società. Lui potrà dare le indicazioni che servono”.