Cinetti: "Il Chievo non è da sottovalutare, ma Inzaghi lo sa. Considero Lulic un esempio da seguire"

Pubblicato il 19/01 alle 20:30
20.01.2018 06:40 di  Annalisa Cesaretti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Cinetti: "Il Chievo non è da sottovalutare, ma Inzaghi lo sa. Considero Lulic un esempio da seguire"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La sconfitta del girone di andata ci ha fatto capire che con la giusta prestazione possiamo mettere in difficoltà la Lazio”, ha detto oggi Rolando Maran in conferenza. L’allenatore del Chievo carica così i suoi ragazzi in vista del match di domenica contro la squadra di Inzaghi. I biancocelesti dovranno tenere alto il livello di concentrazione per affrontare una delle squadre più ostiche della Serie A. La pensa così anche Fabio Cinetti, ex centrocampista del Chievo, ospite stasera di Avanti Lazio (rubrica curata dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it). Ecco cosa ha detto ai microfoni di TMW Radio: “Inzaghi saprà sicuramente come preparare i suoi ragazzi. Non deve sottovalutare l’avversario, perché sarebbe un errore. Ma sono sicuro che la Lazio non lo farà. Ormai è una squadra che lavora per raggiungere grandi traguardi”.

LA LAZIO – “C’è un giocatore nella Lazio che continua a colpirmi ed è Lulic. Credo che il capitano biancoceleste sia un esempio da seguire. Caceres? Si è rilanciato a Verona. È veramente un buon giocatore, se sta bene fisicamente può dare veramente una mano a questa squadra. Non riesco a comprendere i dubbi di de Vrij. Non capisco i giocatori che, nonostante stiano bene in una squadra, vogliono andare via”.

L’AVVERSARIA“Maran, a mio parere, è un grande allenatore. Poi io credo ancora nella vecchia guardia (ride, ndr). Penso che il Chievo sul profilo del gioco sia una buona squadra e farà il possibile per portare a casa la partita. Non è un caso il fatto che sia un po' la bestia nera della Lazio. Ovviamente risentirà delle assenze di Castro e Inglese”.

EFFETTO SOSTA – "Quella che può essere la forma di una squadra a seguito di una sosta è sempre un’incognita. La pausa a volte può abbassare i ritmi della rosa. Allenatori e preparatori dovrebbero fare attenzione a questo dettaglio".