Coppa Italia, Allegri e Chiellini: "Questo trofeo manca da troppo tempo. Lotito? Ha fatto bene a scegliere Pioli..."

Pubblicato ieri alle 18:45
20.05.2015 07:00 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Coppa Italia, Allegri e Chiellini: "Questo trofeo manca da troppo tempo. Lotito? Ha fatto bene a scegliere Pioli..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

ROMA - Scudetto, Coppa Italia e Champions League. La Juve si è assicurata il tricolore, ora ha intenzione di cucirsi la coccarda nazionale in attesa della sfida più attesa, la finale con il Barcellona. La squadra di Allegri è affamata, vuole l'intera posta in palio. Prima, però, deve vedersela con la Lazio. L'allenatore bianconero, insieme a Giorgio Chiellini, si è presentato alle 17.45 nella sala stampa dell'Olimpico per la conferenza della vigilia.

Inizia Chiellini:

Questa finale è speciale per quello che può succedere?

"Sì, perché è una Coppa che manca da troppo tempo. In dieci anni che siamo alla Juve ho giocato una sola finale, e non ci è ancora andata giù che l’abbiamo persa. Il pensiero nostro è solo alla partita di domani".

Quanto credi al triplete?

"La nostra forza è stata quella di pensare passo per passo senza guardare troppo lontano. Ci godiamo intanto la finale di domani, poi avremo tempo per preparare la partita con il Barcellona. Dobbiamo fare ancora tanta strada per parlare di triplete".

Calcio italiano in crescita?

"Lo spero perché gioco anche in Nazionale. È un peccato che Napoli e Fiorentina siano state eliminate. Adesso il nostro compito è dal prossimo anno continuare in questo cammino. Per fortuna ora non si snobba più l’Europa League. Già dal prossimo anno si può ribaltare il quarto posto del ranking".

Non vi dà noia questa superiorità netta rispetto alle altre squadre?

"No, è impossibile. Vi assicuro che non è facile, dall’esterno sembra molto più semplice. Per arrivare all’obiettivo finale ci sono stati tanti passi in cui abbiamo dovuto tirare fuori il meglio. L’importante è che non deve mai finire la voglia di vincere e festeggiare".

Domani affonterà Felipe Anderson. Assomiglia più a Neymar o a Cristiano Ronaldo?

"Felipe può cominciare a essere chiamato solo Felipe Anderson, senza paragoni con altri. In questa stagione è cresciuto in modo esponenziale, ha fatto vedere doti da calciatore straordinario e non da promessa del calcio. Mi auguro che domani non stia bene, che sia un po’ stanco, abbina la tecnica alla velocità, tiro corsa, è l’emblema della Lazio di quest’anno. Da Klose  e Candreva un rendimento del genere ce lo aspettavamo. Lui è letteralmente esploso".

Chi temi di più degli attaccanti del Barca?

"Non so chi temere in particolare, sono tutti forti. Suarez? E’ una settimana che abbiamo vinto col Real e mi hanno chiesto questa cosa tante volte. Marcherò Suarez come ho fatto con Benzema, Ronaldo e Bale. Non c’è niente di diverso. L’unica cosa di cui ero dispiaciuto era essere uscito dal mondiale".

Cosa pensi del tuo percorso da calciatore? Sei passato dalla Serie B a giocarti una finale di Champions... 

"Un orgoglio dopo tutto quello che ho vissuto. Ne parlavamo anche con Buffon e Marchisio, ne abbiamo passate tante ed è anche bello e giusto che possiamo goderci ora una partita del genere. Mi ricordo ancora Rimini, Frosinone, Crotone... e ora questa Coppa ci dà davvero uno stimolo in più".

Come si rinnova la voglia di vincere?

 "Quando provi quelle sensazioni, è una cosa che ti viene dentro il volerle riprovare a tutti i costi. Siamo stati bravi a darci una mano e spronarci in questi anni per non sedersi mai sulle vittorie. Credo che questo sia un discorso più umano che tecnico ed è stata una nostra grande forza in questi anni".

Domande per Allegri: 

Si aspetta una partita diversa rispetto alle due in stagione con la Lazio?

"È una partita sicuramente diversa perché è una finale, una partita secca con il palio un trofeo. Ci sarà molto equilibrio, non è detto che duri 90 minuti"

Pirlo come sta?

"Domani gioca, non si riposa. Da qui al 6 giugno abbiamo la partita di domani, quella con il Napoli e con il Verona. Non possiamo pensare di stare a riposo fino al Barcellona. Ora pensiamo a domani, poi vedremo".

Il calcio italiano sta migliorando?

"Credo che nel calcio italiano come tutti gli altri campionati, ci sono momenti di picco e altri in cui vanno meno bene. Quest’anno a parte la Juve, anche il Napoli e la Fiorentina hanno sfiorato la finale di Europa League. C’è una crescita, non si può tornare supercompetitivi in un solo giorno. Ci vuole pazienza, lavoro. Campionato e Nazionale sono sempre andati di pari passo. Juve, Napoli e Fiorentina spero possano essere di buona auspicio".

Quanto è importante questa Coppa?

"La Coppa Italia è importante perché è il secondo trofeo della stagione. Abbiamo anche una finale di Champions, ma domani sarà molto difficile. Cercheremo di vincere perché ci permette di preparare al meglio anche la sfida con il Barca. I paragoni con Conte? Sono normali, ma alla fine dopo quello che contano sono sempre i risultati, il lavoro ed il rispetto che uno ha per tutti e la professionalità con cui uno lavora. Come ho sempre detto, credo che Conte abbia fatto un ottimo lavoro e quando un allenatore passa per una società e fa ottimi risultati rimane e fa parte della storia. Poi il calcio va avanti, i paragoni non mi hanno mai dato fastidio.  Rimane nella storia del club. Il calcio va avanti. Ora bisogna vincere questa Coppa".

Non vi dà noia essere così superiori a tutte le altre squadre?

"La Juventus ha vinto 4 campionati, significa che la società ha lavorato bene. Quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro, non è facile rivincere. Bisogna migliorare e mettere qualcosa in più. Il prossimo anno sarà ancora più difficile. Non ci dà noia, si è visto anche sabato scorso a San Siro dove abbiamo giocato con grande cattiveria". 

Le piace la formula della Coppa Italia?

 "Tutti lavorano affinché sia la migliore possibile. E' normale che le prime otto giocano meno partite, perché sono impegnate anche in Europa: è difficile trovare i buchi per farli giocare. La vincitrice in Champions? E' normale che sarebbe una cosa bella, ma credo sarebbe molto difficile".

Lotito prima della Juve l’aveva corteggiata? Cosa è successo?

"Con Lotito mi ci sono visto quest’estate, ci ho fatto una chiacchiarata poi fortunatamente per lui ha scelto Pioli. Ha dimostrato di avere qualità, ha grande merito per la stagione della Lazio".

A quale animale paragonerebbe la Juve?

"Una tigre". 

Questa finale disturba i piani della Juve in Champions?

"La Coppa è un vantaggio se la vinciamo. Il calendario è questo, dobbiamo essere bravi per arrivare al 6 giugno nelle migliori condizioni. La Juve sono 20 anni che non vince la coppa Italia, questa sarebbe la decima. Ci serve per preparare ancora meglio la finale di Champions. Sono due finali, per noi il valore è uguale. Perché domani è la prima che viene, vogliamo portarla a casa".

Ha qualche dubbio di formazione? 

"Ho ancora qualche dubbio, ho 23 giocatori a disposizione. La partita può diventare lunga, avere gente in buona condizione in panchina è molto importante".