Corapi: "Lazio, impara dagli errori della scorsa stagione. Il 26 maggio? Provate emozioni fortissime"

Allenare la mente per raggiungere grandi traguardi. È questo l'obiettivo che da sempre si pone Sandro Corapi, mental coach famoso nel mondo Lazio, per aver aiutato la squadra biancoceleste prima della finale di Coppa Italia vinta nel 2013 ai danni della Roma: “La settimana prima della Coppa italia rimarrà indelebile nella mia mente per le fortissime emozioni provate, ma oltre a quella settimana tutto il percorso che era iniziato mesi prima. Non attraversavamo un grande periodo in quel momento, era una squadra un po' stanca. Poi con il lavoro che abbiamo fatto insieme allo staff siamo riusciti a rialzarci. Petkovic? Negli ultimi mesi non l'ho sentito, però durante tutta la fase di qualificazione al Mondiale ci siamo sentiti spesso”.

PREMIO TOP COACH - “Per me è stato un riconoscimento che mi ha reso molto felice. Essere riconosciuto dal territorio come miglior coach sportivo italiano nel 2018, nonostante ci fossero mental coach molto bravi e professionali, mi ha fatto molto piacere. Molti ancora non sanno cosa sia il mental coach. Noi lavoriamo sulla mente dei calciatori per aiutarli a raggiungere degli obiettivi. Creiamo le condizioni per farli rendere al meglio”.

SALISBURGO - “A Salisburgo la tensione a livello mentale e di stress era altissima fino alla rete di Immobile. La scarica adrenalinica è scesa dopo quel gol. In quel momento a livello mentale si era euforici. Il gol del Salisburgo immediato però, ha trasformato l'euforia in paura, incidendo molto di più dell'euforia precedente. E infatti si è visto che i ragazzi erano in preda al panico”.

L'INTER - “L'errore di de Vrij è quello che è emerso più di tutti. Dal mio punto di vista lì c'è una componente mentale pazzesca. C'è stato un eccesso di irruenza per dimostrare che lui con la testa c'era. Questo lo ha portato a compiere un errore”.

PROSSIMA STAGIONE - “Il passato non va dimenticato. Bisogna lavorare su queste cose. Lo shock emotivo è stato forte e le emozioni negative permangono nella nostra mente”.