Costi alti, i tifosi spendono uno stipendio l'anno per l'abbonamento: ecco i conti al calcio italiano

09.10.2015 17:03 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Costi alti, i tifosi spendono uno stipendio l'anno per l'abbonamento: ecco i conti al calcio italiano
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© foto di Antonio Vitiello

Fare i conti in tasca ai tifosi. Ecco la missione di SuperNews, che ha realizzato un interessante sondaggio sui consumi e sulle abitudini dei supporters italiani. Il progetto, avallato dalla partecipazione di Diego Abatantuono e Marco Canigiani, il responsabile del marketing della S.S.Lazio, ha rivelato dati interessanti. Il primo? La gente preferisce vedere la partita in tv che allo stadio. Il 48,45% si siede sul divano e non patisce la scomodità degli spalti. Anche perché gli abbonamenti costano, e anche tanto. Il più caro? Quello della Juventus allo Stadium, il doppio rispetto a quelle di Lazio (650 euro) e Roma (835 euro). Per non parlare del vestiario. Per quanto riguarda le tute non si spende meno di 120 euro, mentre sono molto più economici i prezzi di cappelli e sciarpe (25 euro in media). Il costo delle maglie oscilla tra i 55 euro spesi dai tifosi dell'Udinese, fino ai 121 sborsati dai romanisti. Per casacche, cappelli e sciarpe i più fortunati sono quelli di lazio e Fiorentina, che spendono rispettivamente 112 e 108 euro. Dice la sua Marco Canigiani: "Lo stadio dovrebbe diventare il luogo emozionale per eccellenza. In Italia non ci sono impianti moderni, sono vecchi e non stanno al passo con i tempi. Oggi il tifoso cerca servizi di alta qualità e lo stadio deve diventare il luogo emozionale per eccellenza. Non è un caso se lo Juventus Stadium, l'unico moderno presente in Italia, abbia portato ad un incremento significativo delle presenze e della vendita dei biglietti". Ma come è riuscita la tv a soppiantare lo stadio? Canigiani lo spiega così: "I gusti e le abitudini dei consumatori cambiano nel tempo e mentre gli stadi diventavano, per assurdo, la più grande barriera all’accesso all’evento sportivo, la tv, attraverso la tecnologia, l'hd, gli effetti sonori, i replay, l'informazione di dettaglio, riusciva a garantire un'esperienza di alto livello qualitativo. Di tutto ciò, conosceremo le conseguenze soltanto tra vent’anni: il tifo per una squadra infatti, fino a qualche anno fa, nasceva proprio allo stadio, dove i papà e i nonni accompagnavano i bambini, tramandando di fatto questa loro passione alle generazioni future. I giovanissimi di oggi, invece, non vengono educati alla cultura del calcio vissuto allo stadio proprio perché nessuno ce li accompagna più".