Crespo: "La Lazio non ha ancora un'identità di gioco, ma diamo tempo ad Inzaghi". E su Nesta...

28.09.2016 08:00 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Crespo: "La Lazio non ha ancora un'identità di gioco, ma diamo tempo ad Inzaghi". E su Nesta...
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© foto di Federico De Luca

"Il compito dell'allenatore è scegliere bene il sistema di gioco per risolvere i problemi dei suoi giocatori e metterli nelle condizioni migliori per esprimere tutto il loro potenziale”. Parla da tecnico ormai Hernan Crespo, ex bomber biancoceleste, reduce l'anno scorso dall’esperienza sulla panchina del Modena. Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’argentino ha parlato del momento della Lazio, soffermandosi in primis sul suo ex compagno di squadra: “Inzaghi adesso ha battezzato questa idea del 3-5-2, però sono convinto che sta studiando anche lui l'evolvere della situazione. Poi la cosa più importante è sempre avere un'identità di squadra, per il momento nella Lazio ancora non l'ho vista, oggi non c'è. Però diamogli tempo, non è giusto giudicare così presto se sta facendo bene o male. Quando si cambia ci vuole del tempo, lo dimostrano anche altri allenatori che hanno cambiato sistema di gioco, oggi possiamo solo valutare la singola partita. L'allenatore deve convincere i propri giocatori della propria idea di calcio. A me non piace snaturare le caratteristiche dei giocatori. Inzaghi ha accettato un compromesso, è arrivato dopo che la Lazio ha rincorso Bielsa e quindi il mercato non è stato totalmente deciso da lui, si è adeguato. Non è facile per lui lavorare in questo momento nella Lazio per tanti motivi, però ha una bellissima macchina da guidare. La Lazio è forte ha una rosa di grande qualità, tanti giocatori che hanno una marcia in più e si vede anche nelle giocate estemporanee dei singoli”. Poi sul suo addio alla Lazio nell’estate del 2002, lo stesso giorno della cessione di Nesta al Milan: “Non dimenticherò mai il dolore di Nesta quando è andato via. L'addio è stato traumatico, ne abbiamo parlato spesso e lui ha sempre vissuto in maniera intensa l'amore per la Lazio. Purtroppo non ci fu scelta, lasciammo la Lazio insieme, la vita a volte ti porta anche a vivere questi momenti. Dispiace anche per i tifosi della Lazio, Sandro è una bandiera che ha dovuto lasciare la Lazio contro la sua volontà e hanno sofferto tutti".