Derby di mercato, tra corsi e ricorsi: da Stankovic ad Astori passando per Vieri e Batistuta

25.07.2014 09:29 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Riccardo Forntori - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Derby di mercato, tra corsi e ricorsi: da Stankovic ad Astori passando per Vieri e Batistuta
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


Sogno di una notte di mezza estate. Forse Astori non era proprio un sogno, ma ormai il tifoso laziale ci aveva fatto la bocca. E proprio sul più bello, quello che poteva essere un dolce sapore, è diventato un sapore amaro. Astori alla Roma ed ennesima beffa al popolo biancoceleste. Una beffa dal sapor di derby, un derby che non si ferma alle sfide sul rettangolo verde. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, nella storia dei due club è pieno di vicissitudini simili. Come riporta l'edizione romana de La Repubblica, non serve una memoria di ferro per ricordare quando fu la Lazio a soffiare un giocatore ai rivali cittadini. Correva l'anno 1998 nel mese di marzo la Roma è pronta ad annunciare l'acquisto di Dejan Stankovic. Una convinzione presto smentita, quando Sergio Cragnotti parte per Belgrado su un jet privato e con in tasca un assegno da 24 miliardi di lire. Basta una cena con il presidente dei serbi Cvetkovic e l'allora patron laziale chiede l'affare. Sensi sconfitto proverà a giustificarsi con la frase "non pago una mela 20 miliardi", e l'infelice acquisto di tale Ivan Tomic. Il bis laziale è nello stesso anno il mercato è quello estivo: blitz a Madrid sponda Atletico e Vieri è un giocatore della Lazio. Al colpo biancoceleste i giallorossi presentando al pubblico Bartelt. Una star. Ma solo delle notti Romane. Sempre un centravanti due anni dopo sarà il protagonista di un altro smacco. Questa volta ad opera della Roma. Il protagonista è Batistuta: la Lazio ha un accordo con l’argentino, dopo lo scudetto biancoceleste però cambia qualcosa. Batigol alla Roma dopo una notte di riunioni e — si sussurra — dopo una cena in cui Sensi chiese a Cecchi Gori e Cragnotti di fargli prendere senza troppi problemi il bomber di Reconquista. "L’ho lasciato a Sensi", confidò il presidente laziale: errore pagato con il titolo dei giallorossi, “scucito” ai rivali nel 2001. 135 milioni di lire è il prezzo del più antico è rumoroso caso di mercato fra Roma e Lazio. Nel '58, il 10 luglio, il mitico "Raggio di Luna" Selmossom da centromediano laziale diventa il perno del centrocampo romanista. Un operazione che costrinse l'allora presidente biancoceleste dottor Siliato quasi alle dimissioni. Per aspettare la vendetta del colpo Selmossom bisogna attendere 18 anni. Quando nell'estate del '76 Franco Cordova, grande capitano giallorosso, viene messo sul mercato. Una notizia che manda su tutte le furie l'irrequieto "Ciccio" che per vendicarsi decide di firmare proprio con i rivali di sempre. Diventando così un giocatore della Lazio. Tanti romanisti in lacrime, altri furiosi, un piccolo dramma cittadino. E adesso tocca al tifoso laziale vivere il dramma di un derby perso. Sogno di un derby di mezza estate, purtroppo diventato un incubo. L'ennesimo.