"Di Padre in Figlio", gli Eagles' Supporters pronti a popolare la Maestrelli: "Vivremo insieme questa festa!"

23.04.2014 19:07 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
"Di Padre in Figlio", gli Eagles' Supporters pronti a popolare la Maestrelli: "Vivremo insieme questa festa!"

Spazio alla storia, a chi ha scritto pagine indelebili del tifo biancoceleste. Gli Eagles' Supporters, l’indimenticato gruppo che per 18 anni ha rappresentato migliaia di laziali in un periodo tutt’altro che semplice, saranno anche loro presenti il 12 maggio proprio nel settore in cui per anni hanno sostenuto i colori della prima squadra capitolina, la Curva Maestrelli. Durante la trasmissione ‘La Voce della Nord’, in onda su Radiosei, Claudio uno degli esponenti del celebre gruppo degli anni 70/80, ha rivelato i retroscena che hanno caratterizzato la storia degli Eagles: “Dopo 20 anni sarà un modo per rivedere tanta gente dietro quello striscione. Sarà l’occasione per rincontrarci e vivere insieme questa festa, nuovamente in Curva Sud, o meglio, Curva Maestrelli. Volevamo anche contribuire ad aumentare la vendita dei biglietti in questo settore, che dopo questa decisione ha avuto un’impennata di vendite. Dopo tanto tempo sarà molto bello rivedere la Sud piena e colorarla come una volta. Sono 25 anni che non esibiamo quello striscione mentre 22 che non facevamo un comunicato ufficiale”. Uno striscione enorme con quella scritta che non lasciava dubbi su quale tifoseria potesse rappresentare: “Il nostro era uno dei più lunghi striscioni della storia del tifo. 54 metri, davvero grandissimo”. Una delucidazione poi sull’origine di quel simbolo scolpito ormai nell’immaginario di ogni tifoso biancoceleste: “L’aquila degli Eagles nacque dall’idea di un nostro amico, Gianni Barberi, che nel 1977 riprese questo simbolo dall’’Eldorado Lazio’, una squadra di pallacanestro. Col tempo è stato ripreso anche da altre tifoserie. È una bellissima testa d’aquila che molti ancora oggi hanno al collo come collanina o tatuata da qualche parte sul corpo e quando mi capita di rivederla mi dà un piacere enorme. La foto di Ruben Sosa con il tamburo? Stava in prova (ride, ndr). Ci accordammo con lui per farlo venire in Curva, non era abituato a quel frastuono ma fu comunque un momento bellissimo. Infine un ultimo appello prima di rinnovare l’appuntamento al 12 maggio: “Portate bandiere e per chi volesse può tranquillamente cambiare il biglietto e prendere quello della Sud”.