Diaconale: "Siamo una minoranza colpita dal pregiudizio. Dobbiamo reagire con responsabilità"

21.11.2017 18:18 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Diaconale: "Siamo una minoranza colpita dal pregiudizio. Dobbiamo reagire con responsabilità"

Dopo il derby dello scorso sabato in rete sono state diffuse delle immagini atte a deridere la tifoseria biancoceleste raffiguranti purtroppo ancora una volta Anna Frank. Il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale, dopo aver dedicato un editoriale al commento di tale gesto, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia: "Ho scritto un editoriale sul mio profilo Facebook e che dovrebbe uscire sul sito della Lazio. È stato inviato a tutti i giornali d’Italia. Quella è la posizione della Lazio in merito a questa questione. In quello scritto c’è una denuncia delle strumentalizzazioni che sono state realizzate attorno alla questione degli adesivi antisemiti raffiguranti l’immagine di Anna Frank. Nei confronti della Lazio c'è il solito pregiudizio, è quasi un razzismo alla rovescia. Purtroppo dobbiamo entrare nell’ordine delle idee di essere una minoranza che in questo momento viene marginalizzata e colpita dal pregiudizio. La prima cosa che bisogna fare è respingere il pregiudizio ed è importante farlo in maniera intelligente, in modo tale che non si aumenti questo pregiudizio, perché il rischio è proprio questo. Il rischio è quello di reagire in maniera scomposta aumentando in questo modo un pregiudizio che non può che danneggiarci. Così la prima squadra della Capitale diventa la squadra marginale di Roma".

REAZIONI - "Dobbiamo mantenere i nervi saldi, perché questa è una battaglia lunga. Sicuramente salteranno fuori ancora tante volte coloro che etichetteranno questa tifoseria come una tifoseria razzista, ma noi dobbiamo difenderci nella maniera più misurata e responsabile possibile, altrimenti cadiamo nell’eccesso. Purtroppo è l’informazione che fa scandalo quella che colpisce. Basta vedere cosa è accaduto nella giornata del derby. Sono stati fatti dei servizi su ciò che quattro ragazzini stavano facendo a Ponte Milvio, ma il fatto che non ci siano stati degli incidenti, che le due tifoserie si siano unite nel nome di Gabriele Sandri è passato in secondo piano. Bisogna ribadire che non siamo figli di un dio minore e che meritiamo lo stesso trattamento degli altri".