Doll, Sosa e Riedle, antipasto 'Di Padre in Figlio': tra derby, tre dita e... parolacce - FOTO

Pubblicato il 23/05 ore 00.30
23.05.2016 07:30 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito/Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Doll, Sosa e Riedle, antipasto 'Di Padre in Figlio': tra derby, tre dita e... parolacce - FOTO

Insieme per un anno e una cena. L'anno è il '91-'92, la cena è... stasera. Antipasto (a tavola, giustamente) di 'Di Padre in Figlio' per Thomas Doll, Ruben Sosa e Karl-Heinz Riedle. Non ditelo agli organizzatori: i tre sono andati oltre l'antipasto, si sono spinti al dolce e al caffè passando per il secondo. Più contorno. La cucina italiana è rimasta impressa nella loro testa. Quasi come il derby: "Chi era Voeller? Non ricordo...", chiede Doll agli altri commensali. Il tedesco è carico, passano 5 minuti e fa partire un secondo proiettile. Nel mirino un altro ex giallorosso: "Hassler? Ah sì, lui lo ricordo... È quello che ora allena in ottava divisione giusto?". Poco dopo inizia l'intervista a Riedle. Il coro di Doll è immediato e manda in tilt Kalle, alla ricerca delle parole giuste in italiano: "Oh vaff****lo, non mi distrarre sennò dico ca***te!", protesta l'attaccante. Le parolacce si sa, non si dimenticano mica. Più in là c'è Sosa, che come Riedle s'è portato dietro la famiglia. Solo che l'uruguaiano esagera non appena entra al ristorante: "Lo vedete questo?", domanda a tutti i presenti indicando il figlioletto Ruden Nicolas di 11 anni. "Questo già calcia le punizioni con le tre dita". Neanche a dirlo, di padre in figlio.