È la partita di Parolo, cuore rossonero e sogni biancocelesti

31.08.2014 08:30 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
È la partita di Parolo, cuore rossonero e sogni biancocelesti
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© foto di Federico Gaetano

E' sempre stato un piccolo diavolo Marco Parolo. Da quando il nonno lo portava a vedere gli allenamenti di Sacchi e Capello in bicicletta, ammirando campioni come Maldini, Van Basten e Rijkaard. Lui, che è nato a Gallarate, il Milan ce l'ha nel sangue. Da giocatore, invece, ha sempre avuto un rapporto travagliato con la squadra del cuore: non è mai riuscito ad indossare la maglia tanto amata, anche se ci è andato vicino più volte, e si è "vendicato" segnando tanti gol decisivi contro i rossoneri. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, ad esempio, ricorda la doppietta del 27 ottobre 2013. Era un Parma-Milan: Aprì e chiuse le danze. Gol di Parolo al minuto 10, gol di Parolo al minuto 94′ (il 3-2 finale). Fu un gol pazzesco, lo segnò su punizione, da 40 metri. Marco ha beffato spesso il Milan, all’esordio in A contro il Cesena chi affrontò? I rossoneri. E il Cesena vinse 2-0. Prima di ogni sfida contro il Diavolo, deve rendere conto di emozioni e ansie. Ma il centrocampista ha risposto sempre nello stesso modo: "Se andrà male non chiederò la maglietta a nessuno, sarò troppo arrabbiato. Se vincerò lo farò. Quando giochi o quando un grande club ti cerca, non ti lasci condizionare dal tifo". Servirà anche la scaramanzia per tornare a vincere a Milano e lui di superstizione se ne intende: dal dolcetto che gli prepara la moglie Caterina prima della partita alla canzone ascoltata compulsivamente prima di arrivare allo stadio, per non parlare degli slip che ha indossato per tutto il ritiro. Parolo sembra l'amuleto perfetto per sfatare il tabù San Siro, 25 anni dopo.