ESCLUSIVA - Beghetto, all. Vicenza Primavera: "Lazio più esperta, ma noi non molliamo mai"

17.09.2014 08:45 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Beghetto, all. Vicenza Primavera: "Lazio più esperta, ma noi non molliamo mai"

Il telefono squilla nel pomeriggio di venerdì 29 agosto: Massimo Beghetto va a rispondere. Dall'altra parte del filo gli comunicano che il Vicenza è stato ripescato in Serie B e che lui dovrà guidare la Primavera nel girone C. Un motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità. L'ex difensore dei biancorossi si è rimboccato le maniche, cercando di allestire una formazione competitiva, capace di reggere all'onda d'urto di rivali come Roma, Napoli, Palermo e, soprattutto, Lazio. Intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, Beghetto ha spiegato come i suoi ragazzi arrivano a questo match più che impegnativo. "Noi abbiamo iniziato la stagione con una squadra che era stata allestita per competere nella categoria Berretti, quindi tra noi e la Lazio c'è una differenza enorme. I biancocelesti investono ogni anno sul settore giovanile e i risultati si vedono". Lazio che rispetto allo scorso anno ha perso pedine importanti e che nella prima giornata ha rimediato una sconfitta. "Io ho visto la partita contro il Napoli e la squadra di Inzaghi se l'è giocata fino in fondo. E' stata una partita decisa dagli episodi e, nonostante questo passo falso, il mister riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati dalla società". Passando ai suoi ragazzi, Beghetto ha esaminato la sua rosa e commentato la vittoria contro l'Avellino"Noi non siamo una squadra basata sui singoli, ma sulla forza del gruppo. Siamo una squadra molto giovane e, giusto nell'ultimo giorno di mercato, è arrivato qualcosina. Pian piano ci stiamo modificando, ma generalmente adottiamo un paio di moduli: o il 4-4-2 o il 4-3-3. L'Avellino? Eravamo con cinque '97 in campo, loro ne avevano solo uno e tutti '96. Ma noi abbiamo avuto la fame giusta, siamo stati bravi a non mollare mai".