ESCLUSIVA - Cravero: "Lazio, guai a sottovalutare il Cesena! Keita punta centrale? Dico di no"

Pubblicato ieri alle 18
01.02.2015 07:40 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Cristiano Di Silvio-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Cravero: "Lazio, guai a sottovalutare il Cesena! Keita punta centrale? Dico di no"
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Tentare di mantenere il passo delle ultime giornate, tornando a Roma con il bottino grosso. Eccolo, in sintesi, il compito che attende la rabberciata Lazio in quel di Cesena. Punti pesanti in palio, punti che profumano di Europa, punti da non lasciare (possibilmente) per strada, soprattutto perché le dirette concorrenti non aspettano, tentando di fare anche man bassa nei rispettivi impegni. Di fronte, Pioli & co. avranno un Cesena affannato dalla pesante classifica, ma che vorrà vendere cara la pelle, soprattutto per provare a capitalizzare la vittoria esterna della scorsa domenica, ottenuta nello scontro diretto con il Parma, oramai alla deriva. Semplice, dunque, non sarà; ci vorrà testa e cuore, spirito di squadra e la giusta capacità di soffrire e tenere botta. In sintesi, servirà esperienza. E per parlare di esperienza, di Lazio, di Cesena, di quanto attenderci dall’oramai prossimo match del Manuzzi, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato uno che di esperienza ne ha da vendere. E che oltre alla casacca biancazzurra ha vestito proprio a inizio carriera, quella dei prossimi avversari della Lazio: ecco cosa ci ha detto Roberto Cravero, indimenticato guardiano della Lazio primi anni Novanta.

Roberto, domenica è facile immaginare un Manuzzi caldo e appassionato ad attendere la Lazio: quali, secondo te, i rischi principali di questa trasferta?

Quello di sottovalutare il match. Questo è l’unico, grande errore, che potrebbe commettere la squadra di Pioli. Mi spiego: la Lazio arriva con il vento in poppa, ci saranno al seguito anche numerosi tifosi provenienti da Roma, la rosa non è minimamente accostabile a quella dei romagnoli. Tutta una serie di fattori che fanno pendere a favore dei romani l’ago della bilancia. Si corre il rischio di farsi confondere anche e soprattutto dalla classifica. Per quello che riesco a immaginare, Pioli avrà lavorato duramente su questo aspetto e, mi pare che la continuità di risultati della sua squadra, confermi come l’approccio alle gare sia sempre lo stesso, senza timori reverenziali o errori di valutazione. La Lazio deve essere estremamente compatta e unita; come bene notavi tu, i romani troveranno un ambiente caldo e in fibrillazione, dopo il successo, in realtà non preventivato, sul campo del Parma. Sono curioso, molto, di vedere che partita ne uscirà.

Mi lego alla tua considerazione su Pioli: sorpreso dal suo exploit? Che difetti deve ancora correggere, secondo te?

Credo che Pioli raccolga il frutto del buon lavoro che ha fatto insieme al suo staff. Mi pare che la Lazio stia imparando dai propri errori, provando a correggerli man mano che il campionato avanza ed entra nella sua fase più calda. Ha una rosa che si è messa a sua completa disposizione; da quanto so, i ragazzi si allenano con abnegazione, riconoscendogli e rispettando le sue scelte. Ha osato, è stato ripagato e ora cerca di dare continuità e stabilità al suo lavoro. Sono contento per lui, il successo di un allenatore fa piacere sempre, soprattutto se guadagnato col lavoro. Difetti? Non ti saprei dire, non vivendo così strettamente l’ambiente biancoceleste. Certamente, ce ne fossero, preciso come è, ci starà lavorando su.

Infortuni a parte, cosa manca a questa Lazio? Con il mercato oramai agli sgoccioli, e a meno di improbabili colpi di scena, si va verso la conferma del gruppo nato questa estate. Uno sforzo andrebbe fatto, soprattutto per colmare l’assenza di Djordjevic. Che ne pensi?

Sono molto dispiaciuto per l’infortunio del centravanti serbo; ne sono rimasto davvero colpito, mi è piaciuto il suo impatto con il campionato, mi piace il lavoro che riesce a fare, mettendosi molto al servizio della squadra, dei compagni. Ritengo la sua assenza un peso importante che dovrà essere sopportato dalla squadra, dal suo allenatore, in vista del rush finale. Per ciò che concerne il mercato, non saprei sbilanciarmi: so che la società si sta muovendo, battendo diverse piste, ma il mercato di riparazione non è mai facile e scontato, per tutti e non solo per la Lazio. Molte sono le variabili con il tempo che si riduce via via. Aspettiamo, restiamo alla finestra e vediamo cosa succede.

Riallacciandomi a questa ultima considerazione, al netto del ritorno di Perea in biancoceleste, che non viene salutato dai tifosi come la soluzione all’assenza di Djordjievic, Pioli pare tentato dallo schierare, quale punta centrale, lo spagnolo Keita. Va da sé che, con la congiunta assenza del serbo e di Felipe Anderson, le responsabilità e le richieste del mister verso Keita aumenteranno, così come i suoi minuti in campo. Ti domando: è una suggestione che ti intriga?

Con tutta franchezza, l’idea di Keita punta centrale non mi convince proprio. Non che lo spagnolo non ne abbia i mezzi, ma secondo la mia opinione, coì facendo gli si limitano i movimenti in mezzo al campo e si imbriglia la fantasia di cui è in possesso e che può sempre regalare giocate utili e numeri di alta scuola. Al di là dell’aspetto tattico e della posizione in campo, che a mio avviso dovrebbe rimanere quella di esterno d’attacco, credo che Keita vada lasciato libero di dare corso al suo talento, vada rassicurato e sostenuto, e al momento giusto, responsabilizzato. Un po’ come è accaduto con Felipe Anderson, sperando di avere gli stessi risultati.

Per concludere: Napoli su tutte per il terzo posto? Qui a Roma ci si lamenta di una presunta maggiore visibilità e attenzione da parte del mondo arbitrale di cui i partenopei possono godere; in altre parole, l’arbitraggio dello scorso Napoli-Genoa non è andato giù ai tifosi laziali, che temono una corsa impari. Tu come la vedi, questa lunga volata Champions?

Prima di tutto, io non credo alla stampa che protegge, agli arbitri che fischiano poco o non fischiano proprio: comprendo l’amarezza dei tifosi laziali, ma quello che vedo io è che, ad oggi, Lazio-Napoli si è terminata con la vittoria dei napoletani. Ritengo che le chiacchiere stiano a zero. Da qui si riparte: la Lazio dovrà essere così brava, così in gamba, da giocarsela fino in fondo, testa a testa. Chi meriterà di più , alla fine, staccherà il pass per l’Europa. Altro, se mi permetti, sono parole in libertà. La Lazio dovrà essere padrona del proprio destino, da qui alla fine: cominciando da domani, cominciando da Cesena.