ESCLUSIVA - Da Rocchi a Casiraghi, passando per Ledesma: "Inzaghi, il nome giusto. La società riparta dai tifosi!" - FOTO&VIDEO

Pubblicata il 23/05 alle ore 16
24.05.2016 07:11 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Francesco Bizzarri e Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Da Rocchi a Casiraghi, passando per Ledesma: "Inzaghi, il nome giusto. La società riparta dai tifosi!" - FOTO&VIDEO
© foto di Lalaziosiamonoi.it

AGGIORNAMENTO ORE 22.15 - Ancora interviste. A bordocampo, in veste di spettatore, c'è Vincenzo D'Amico“Per me, con queste ginocchia, è stato anche un sacrificio stare in piedi due ore. Mi sarebbe piaciuto fare due passaggi con questi fenomeni. Tante cose di questa serata, come il lancio dei paracadutisti o l’immagine di chi non c’è più, ti rimangono nel cuore. Io sono contentissimo di quello che ho dato per questa maglia e quello che ho ricevuto, ma non credo di essere un’icona. Prandelli? Vediamo che succede. Parlarne senza sapere, non ha senso”. Il microfono passa poi di nuovo a Gigi Casiraghi: "È tutto bellissimo, proprio come due anni fa. C’è tantissima gente, le emozioni sono sempre le stesse. L’amore per questa maglia è unico. Il primo gol che mi viene in mente? Quello al derby sotto la Sud". Poi su Inzaghi: "Guardando i risultati e il gioco proposto, mi sembra che abbia fatto bene. I programmi e le scelte della società però non li conosco. Prandelli ha grande esperienza, ma oltre all’allenatore conta avere anche una grande squadra".

AGGIORNAMENTO ORE 20.50 - Continuano ad arrivare contributi dallo stadio Olimpico. Prende la parola Paolo Negro: “Si sentiva la gioia e la lazialità già dall’albergo. In questo momento fa bene a tutti. La formazione? È tutto deciso, ma mi è stato detto di non dire nulla. Proverò a spingermi in avanti, poi però non so se riesco a tornare”. Poi sul capitolo allenatore: “Se si cerca un allenatore nuovo, Simone Inzaghi rappresenta il nome giusto. Altrimenti bisogna andare su un nome affermato come Prandelli". Poi tocca a Marco Ballotta“Finché ci si diverte è giusto continuare. È stata una bella soddisfazione rivedere compagni e avversari, ci sono stati tanti cambiamenti. Stasera mi aspetto partite spettacolari e piene d’agonismo. Ci sarà anche una bella cornice di pubblico. Se i tifosi rispondono bene, vuol dire che qualcosa nel passato si è lasciato”. Chiude Giorgio Venturin“Purtroppo quest’atmosfera non si viveva da tempo. Il pubblico laziale è meraviglioso e dispiace tutto ciò non possa accadere in campionato. Nel calcio tutte le componenti sono importanti, soprattutto quella dei tifosi. Negli ultimi anni sfortunatamente c’è stato un distacco”.

AGGIORNAMENTO ORE 18.20 - Spazio anche a Stefano Fiore: “È sempre bello tornare in queste occasioni. È una sorta di rimpatriata. Ancora vivo il ricordo di quella precedente e spero questa sera di rivivere le stesse emozioni. È triste vedere un Olimpico vuoto, i tifosi sono l’essenza del calcio. Ragioni e motivi sono ben noti e spero si possa riaprire un dialogo tra le parti. Bisogna capire se c’è volontà”. Uno sguardo poi al prossimo mercato: “Bisogna innanzitutto capire chi partirà. A quel punto sarà importante investire in tutti i reparti”. Infine su Inzaghi: “La Lazio punti su di lui. È giovane, ha voglia di crescere ed è laziale. Conosce l’ambiente sicuramente, ma va sostenuto e deve a disposizione un certo tipo di squadra”. Il microfono passo poi a Giuseppe Pancaro: "Un piacere tornare a calcare l'Olimpico davanti i tifosi della Lazio e con tanti compagni e amici di una volta, con cui ho conquistato grandi successi. Mi auguro che in futuro la Lazio possa dare grandi soddisfazioni alla sua gente perché se lo merita. Inzaghi? C'entra poco essere giovani, emergenti, o meno. Io credo che Simone abbia fatto bene fino adesso e ha colto al massimo l'occasione che gli è stata data".

AGGIORNAMENTO ORE 17.50 - È volta poi di Cristian Ledesma, ex capitano con la Lazio sempre nel cuore: "Sono sincero, scegliere di tornare all'Olimpico con altra maglia questa situazione è la più bella. Credo sia un segno del destino. Ritroverò amici come Tommaso (Rocchi, ndr). Un'amicizia sincera, cresciuta col tempo e rafforzata da momenti belli e meno. Indossare di nuovo quella maglia e quel simbolo sarà la cosa più toccante e a cui sto pensando da più tempo. Non ho fatto molti gol ma se dovessi segnare, perché no, rifarei il gesto dell'aquila. Ma l'importante questa sera per la gente sarà divertirsi dopo momenti meno piacevoli". Una battuta fugace anche da parte di Ousmane Dabo: "Rivedere amici, giocatori e tifosi sarà fantastico, è quello che ci vuole ora. Essere stati eliminati dalla Champions è stato un brutto colpo, ha inciso molto sull'annata ma bisogna ripartire. Inzaghi è un bravo allenatore, io ripartirei da lui come ho già detto. Sono convinto possa fare una grande carriera. Poi è un mio amico e io faccio il tifo per lui. Chi vorrei vedere alla Lazio? C'è Dembélé che è davvero forte ma che ha firmato per il Dortmund. Se mette la testa a posto può diventare il più forte di tutti. Io comprerei più italiani che fanno gruppo, poi qualche straniero per completare". 

AGGIORNAMENTO ORE 17.30 - Intercetato dai nostri microfoni, Marco Ballotta ha espresso il suo punto di vista sulla questione stadi e su Simone Inzaghi: “È un’assurdità vedere lo stadio vuoto. La base del calcio sono i tifosi e questo fa veramente male. Qualcuno dovrà fare un passo indietro, ci vuole un po’ di volontà”. Un salto indietro anche ai tanti successi a tinte biancocelesti: “A Roma ho passato 6 anni dopo si è vinto anche qualcosa di importante come uno Scudetto, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, due Coppe Italia. Sono stati anni indimenticabili, il ricordo c'è sia da parte dei tifosi che da parte mia”. Poi su Inzaghi, suo ex compagno di squadra: "È una buona occasione per lui, non so cosa deciderà la società ma potrebbe essere la soluzione giusta. Poi nelle giovanili ha fatto bene. Forse manca un pizzico di esperienza in prima squadra". E sul futuro non ha dubbi: "La Lazio deve puntare in alto, fare una  buone campagna acquisti. I giovani devono essere valorizzati, basta affiancargli qualcuno di esperienza".

AGGIORNAMENTO ORE 17.10 - Parola poi a Paolo Negro, sempre ai nostri microfoni: “Ho visto qualche pancia arrivando qui (scherza guardano i suoi ex compagni, ndr). È sempre un’emozione partecipare, poi questa maglia non si dimentica mai, partiamo da questo presupposto. C’è aria di festa e dovrebbe essere sempre così”. Uno sguardo poi al campionato: “Sarebbe troppo facile dare al colpa ad un reparto o ad un singolo giocatore. Le colpe vanno sempre spartite in tutti i reparti e settori della società. Una stagione brutta può capitare ma bisogna imparare dagli errori. Inzaghi allenatore? È giovane e mi sembra la persona adatta in questo momento visto che conosce già l’ambiente Lazio. In ogni caso, io punterei su un allenatore italiano. Abbiamo visto quanto all’estero il made in Italy stia facendo bene, per quanto riguarda la panchina. Sul mercato si sa, ci vuole un difensore, un centrocampista e una punta. C’è una rosa de definire, ma bisogna innanzitutto ritrovare serenità e recuperare il rapporto con i tifosi”.

AGGIORNAMENTO ORE 16.45 - È poi la volta di Gigi 'Tyson' Casiraghi, sempre ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it: “Per me è sempre emozione soddisfazione bello rivedere compagni dopo tanti anni. Nonostante sia una partita tra ‘scapoli e ammogliati’ diciamo così (ride, ndr), è sempre bello salutare di nuovi così tanti tifosi in un Olimpico pieno”. E sulla stagione: "Non è facile ripetersi. Ci sono squadre più attrezzate come la Juventus che è di un altro pianeta per fatturato. La Lazio deve sempre lottare per vincere e non è sempre possibile. A me Pioli è sempre piaciuto ma ci vuole anche una rosa di livello a disposizione per confermarsi”. Infine, su Cataldi: “Lavorando all’estero non l’ho seguito molto, ma per un giovane oggi non è mai facile e questi alti e bassi possono capitare. È un professionista e un bravo ragazzo. Dovrà soltanto ritrovare l’annata giusta, con un allenatore che voglia valorizzarlo con l’aiuto dei compagni e tornare ad esprimersi ad alti livelli come aveva dimostrato un anno fa”.

“C’è molta emozione nel tornare a vestire ancora i colori biancocelesti". Testa e cuore già a questa sera per Tommaso Rocchi. A poche ore dall'inizio dell'evento 'Di Padre in Figlio', l'ex attaccante laziale è stato raggiunto dai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, presso l’hotel che ospita i tanti protagonisti che calcheranno a breve il manto verde dell'Olimpico: "Quando me l’hanno detto ero felicissimo. Ci sarà tanta gente e quindi per me anche un po’ di tensione per tornare in campo davanti tanta gente”. Il punto poi sulla stagione biancoceleste appena conclusa: “Diverse situazioni non sono andate bene. Dalla sconfitta in Supercoppa a quella nel preliminare. Poi chiaramente anche il rendimento è stato troppo inferiore all’anno scorso. Quando in una stagione non centri nessun obiettivo è più facile commettere degli errori, sia per i giocatori che per l’allenatore”. Saluta il calcio giocato la punta veneta, che alla domanda se farebbe o meno ancora oggi la differenza in Serie A, ammette: “Oggi direi di no, l’età si fa sentire per tutti. Quando arriva il momento è giusto dire basta. La testa pensa di farcela, ma poi deve sorreggerti anche il fisico per giocare a certi livelli. In quale giocatore mi rivedo? Per ora non saprei. Ma alla fine i grandi campioni spiccano sempre. I vari Cristiano Ronaldo, Messi e Ibra sono di un’altra categoria. Mi piace come si è imposto quest’anno Dybala, poi c’è Higuain che ha fatto un’annata strepitosa. Entrambi hanno dimostrato di essere i migliori attaccanti del nostro campionato, così come lo è stato Suarez in Spagna. Ma questi sono campioni non sono giocatori normali. Se stasera segni esulti sotto la Nord? Eh beh direi, come minimo!”.

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