ESCLUSIVA- Jacobelli: "Lotito deve ricucire il rapporto coi tifosi, impossibile ignorare un tale dissenso"

26.05.2016 12:35 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Francesco Bizzarri e Mirko Borghesi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA- Jacobelli: "Lotito deve ricucire il rapporto coi tifosi, impossibile ignorare un tale dissenso"
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© foto di Antonio Vitiello

AMALFI - "Ci vorrebbe un radicale cambiamento nella strategia di Lotito e della Lazio: oltre ai deludenti risultati sportivi, c’è la necessità di ricucire il rapporto con i tifosi", esordisce così il direttore del Corrieredellosport.it e Tuttosport.com, Xavier Jacobelli. Intercettato nell'ultimo giorno del Football Leader 2016, il giornalista sportio, in esclusiva ai nostri microfoni, ha commentato l'evento che lunedì sera ha riunito il popolo laziale: "Di Padre in Figlio è la dimostrazione - anche se non ce n’era bisogno - di come esista e sia vivissima la passione dei supporter biancocelesti. Un legame indissolubile. Soprattutto nei momenti di difficoltà la passione dei tifosi è ancora più forte."

IL RAPPORTO COI TIFOSI - "Non va bene come viene gestita questa società, non va bene che la Lazio sia stata consegnata a un piccolo o medio cabotaggio, non va bene che l’anno scorso non sia stato rafforzato l’organico in vista del preliminare di Champions. Quindi al di là della scelta dell’allenatore del prossimo anno, il primo obiettivo della società è riavvicinare la gente. Che squadra è una che non può contare sul sostegno del suo pubblico? Vedendo l’Olimpico deserto in questa stagione sono rimasto sbigottito, soprattutto conoscendo la passione dei tifosi della Lazio. Sono consapevole di quanto gli sia costato non andare a a vedere la propria squadra. Di fronte a una manifestazione così corale di dissenso non si può rimanere indifferenti."

MERCATO IN USCITA - "L’importante è parlare chiaro ai tifosi. Se si dice: “Noi, per esigenze di bilancio, siamo costretti a vendere i migliori giocatori” il popolo biancoceleste capirebbe lil discorso. Perché sa benissimo come si gestisce un club di Serie A, sa i costi di gestione. Ma siccome stiamo parlando della Lazio, se la volontà è quella di costruire una grande squadra, non si può prescindere da questi giocatori."

INZAGHI E PRANDELLI - "Nelle sette partite se l’è cavata benissimo. A me è piaciuto il modo in cui Simone ha preso in mano la squadra e ha saputo motivarla. Per questo secondo me meriterebbe la conferma. Se invece la Lazio decidesse di cambiare allenatore, Prandelli sarebbe la scelta ideale. In quanto è animato da una voglia di rivincita. È un tecnico che sa valorizzare i giovani, ama e pratica il bel gioco. Ma è importante avere le idee chiare, troppo spesso negli ultimi tempi, l’allenatore è stato trasformato nel capro espiatorio dalla dirigenza. Se la Lazio non mette a disposizione del tecnico un organico competitivo, sulla panchina biancoceleste potrebbe sedersi chiunque ma i risultati della Lazio sarebbero inevitabilmente destinati a essere negativi."

KLOSE - "A prescindere dalla carta d’identità, avrei fatto di tutto per tenerlo perché c’è bisogno di sfruttare il capitale umano di questi grandi campioni. Klose sarebbe l’ambasciatore ideale della Lazio nel mondo. Il problema del calcio italiano, non solo per la società capitolina, penso al Milan con Paolo Maldini, è che quando questi campioni arrivano al passo d’addio non vengono valorizzati per rappresentare la società di appartenenza. C’è questa miopia che non porta da nessuna parte."

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