ESCLUSIVA - Pancaro: "Inzaghi intelligente e passionale, la Lazio lo segua. Per battere il Milan servirà essere squadra!"

La Scala del Calcio e quel maledetto tabù tutto laziale. Perchè quando gioca il Diavolo, da 27 anni l’Aquila non porta a casa la preda. La Lazio ci riprova: luci a San Siro per l’anticipo del turno infrasettimanale di Serie A. Inzaghi vs Montella, due idee (giovani) di calcio ben diverse, due profili che vogliono cancellare annate opache. Vincere e convincere, finalmente Milan e Lazio hanno trovato la quadratura del cerchio. Ora non resta altro che centrare il secondo successo consecutivo. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ne ha parlato con chi queste due realtà le conosce bene. Giuseppe Pancaro, pendolino della fascia destra in biancoceleste prima e in rossonero poi. Ecco i consigli e il giudizio su una Lazio pienamente decisa a riscrivere una storia di insuccessi alla Scala.

CHI VINCE? - Classica domanda, in cui difficilmente qualcuno si sbottona. Troppo complicato rispondere, a maggior ragione se queste due squadre hanno fin qui compiuto un percorso molto simile: “In queste partite è difficile trovare anche una favorita. Quella che gioca in casa solitamente ha qualche vantaggio in più, ma tutte  entrambe stanno passando lo stesso periodo, vengono da due vittorie convincenti. Forse la Lazio sarà motivata per questo tabù San Siro che dura ormai da 27 anni, potrebbe essere una spinta in più. Poi ogni partita ha la sua storia, ciò che conta è il momento. Entrambe arrivano bene e sono fiduciose. Conteranno le qualità individuali, queste partite si vincono col collettivo. Il Milan è forte, comincia a metabolizzare le idee di Montella. Tutta la Lazio dovrà fare una buona prestazione per battere dei rossoneri in crescita. La squadra deve trascinare il singolo e la Lazio deve essere pericolosa d’avanti”.

SIMONE, QUANTA PASSIONE! - Intelligente e passionale come pochi: lo descrive così Pancaro. Compagni di squadra “nell’anno Santo” del 2000, l’ex terzino è pienamente convinto della scelta estiva di Lotito e Tare: “Simone era già stato molto bravo a subentrare e ottenere un filotto di risultati positivi. Si è subito fatto volere bene dal gruppo e ha mostrato qualità importanti. Quest’anno ha avuto la chance di ripartire da zero, sta proponendo la sua idea di calcio e guardate che non è semplice ottenere questi buoni risultati in una squadra così importante come la Lazio. I risultati lo stanno premiando, siamo solo all’inizio. Bisogna trovare qualche altro risultato positivo per accrescere l’autostima. Conosco bene Simone,  è sempre stato molto intelligente e passionale, quello che sta facendo è la conseguenza di tutto ciò”.

E CON QUESTA DIFESA… - Eccola l’arma in più di Inzaghino: De Vrij e Bastos, difficile chiedergli di meglio. Difesa finalmente granitica, interpreti spavaldi e impeccabili. Solo applausi anche da parte di Pancaro: “Mi convincono. De Vrij è uno dei migliori in Europa, Bastos ha le caratteristiche per fargli da spalla. Si completano, hanno delle qualità importanti e fanno una coppia di primissima scelta”. E sui vari singoli: “Keita è un giocatore dal grandissimo talento, va gestito bene e Simone lo sta facendo nel migliore dei modi. Peccato per l’assenza di Lucas Biglia, ma Cataldi è un giovane di importante prospettiva. Ha avuto dei momenti di alti e bassi, ma ha grandissime potenzialità”. 

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