ESCLUSIVA Radiosei - Arch. Mercurio: "Progetto Lazio migliore di Tor di Valle. Zona esondabile ma..."

Pubblicato il 07/12 alle ore 17:45
08.12.2017 06:45 di  Valerio De Benedetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Arch. Mercurio: "Progetto Lazio migliore di Tor di Valle. Zona esondabile ma..."

Approvato il progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle, è tempo anche per la Lazio di muoversi per cominciare a gettare le basi per la futura costruzione del proprio stadio di proprietà. In esclusiva ai microfoni di Radiosei, sono intervenuti Alfonso e Roberto Mercurio, progettisti dello "Stadio delle Aquile", che dovrebbe sorgere nell'area individuata dalla società biancoceleste sulla Tiberina. "Con Tor di Valle ci sono delle differenze enormi. Da una parte c'è un'area che è all'interno della città, dall'altra una che è vicinissima alla città. Come lo era anche il Foro Italico, che era fuori Roma al momento della progettazione. Uno stadio per quello che rappresenta non c'è dubbio che finisca per attirare lo sviluppo delle città da una parte e dall'altra. La differenza sostanziale sta nella situazione viaria. Arrivare all'ipotetico stadio della Lazio, essendoci la Tiberina e l'autostrada, sarebbe molto più facile. La struttura è stata pensata non soltanto come un'unità calcistica, ma risponde alle richieste di una Polisportiva come lo è la Lazio. L'area intorno allo stadio sarebbe progettata al 90% per le strutture sportive. Ci sarebbe un grande complesso commerciale, poiché avresti la possibilità di utilizzare questa struttura per 7 giorni su 7". 

I PROBLEMI - "Il problema che esiste è che questa è uno zona esondabile, come lo è d'altronde anche quella dell'area della Roma. Noi però nel progetto avevamo già previsto delle vasche di compensazione, che in caso di esondazione bloccherebbero ai margini il Tevere. Noi abbiamo cominciato questo progetto più di dieci anni fa, perché all'inizio fu una nostra idea, da laziali, quando la Lazio stava fallendo. Ci fu la proposta del sindaco di Valmontone di farlo in quell'area. Ma quella era solo una provocazione, non si sarebbe mai costruito lì. Poi quando subentrò Lotito continuammo a progettarlo. Obiettivamente l'unico problema che c'è sulla Tiberina è quello dell'esondazione di cui abbiamo parlato prima. Quello della Roma invece ha problemi urbanistici. Non c'è la stessa percorribilità e fluidità su quella zona. Noi avevamo previsto anche una breve rete ferroviaria, stile metropolitana".

TEMPI DI COSTRUZIONE - "Per lo stadio e le strutture direttamente connesse allo stadio, ci vogliono almeno 2 anni e mezzo, tre, a partire dall'autorizzazione. Poi tenete in mente che non è uno stadio immenso, circa 45.000 spettatori. L'area è di circa 100 ettari, ma la proprietà di Lotito è di circa 400 ettari che si estende dietro la collina, dove c'è una zona archeologica che va salvaguardata. Avevamo una serie di soluzioni tecnologiche piuttosto avanzate, che però per il momento sono ferme".