ESCLUSIVA Radiosei - Bizzarri: "La Lazio è al livello delle big. Un ritorno? Mai stati contatti"

02.07.2018 20:39 di Alessandro Vittori Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Bizzarri: "La Lazio è al livello delle big. Un ritorno? Mai stati contatti"
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© foto di Federico Gaetano

Presente, passato e futuro. Albano Bizzarri ai microfoni di Radiosei ha parlato di Lazio a tutto tondo, partendo dalla sua esperienza: “I primi due anni alla Lazio sono stati difficili perché dopo 3-4 mesi mi sono infortunato e ho aspettato 6 mesi per il recupero. Al rientro Reja mi aveva relegato a terzo. Con l’arrivo di Marchetti ho avuto più spazio, ero il secondo portiere e mi facevo trovare pronto. Mi sono sempre allenato con professionalità e il massimo rispetto per chi era davanti a me. Questo mi ha permesso di essere sempre in forma e di lasciare un ottimo ricordo di me nella gente. Un ritorno? Lo scorso anno non ho avuto nessun contatto per tornare alla Lazio. Quando giochiamo contro saluto tutti i dirigenti e i miei ex compagni, ma mai c’è stata una trattativa per il ritorno”.

LAZIO DI OGGI - “La squadra di oggi è molto più forte di quella di sei anni fa. Ha acquisito giocatori con grandi margini di miglioramento e può lottare con le grandi. Quest’anno la Champions è scappata per pochi minuti, ma la Lazio ha un grande futuro e costruirà una rosa che la farà stare in alto per parecchi anni. È difficile da migliorare, si può operare sulla rosa ma nell’undici è all’altezza delle migliori”.

STRAKOSHA - “Strakosha ha fatto il suo percorso in Serie B, non andando bene. Alla Lazio però è cresciuto tanto e si vede che sta maturando in fretta. Ha un grande allenatore come Grigioni che gli ha insegnato tanto, ma lui è in continua evoluzione. Con Grigioni e Peruzzi ha gente a cui chiedere consigli. È anche vero che lui si è inserito in una squadra molto solida, ma ha fatto molto molto bene finora. Il ruolo è molto delicato, visto che grandi come De Gea e Neuer per esempio hanno fatto non un grande Mondiale. L’importante è sempre quello di ridurre il margine d’errore, è il vero segreto”.

PROTO - “Non lo conosco, ma quando si arriva in Italia dall’estero, non conoscendo compagni e lingua, si paga un po’ l’inserimento. Un conto però è fare subito il primo, un conto il secondo avendo il tempo di ambientarsi”.

MARCHETTI - Marchetti è un ragazzo serio che ha avuto un grande rendimento a Roma. Nell’ultimo periodo non rientrava nei piani, ma ovviamente passando tanti anni in un club si rimane molto legati. Si creano rapporti tra persone, amicizie. Io sono stato 4 anni ed è stato difficile nel momento dell’addio. Il momento più bello ovviamente è stato il 26 maggio. Un momento in cui ho giocato è stata una partita con l’Inter decisiva per l’Europa League vinta per 3-1”.

FUTURO - “Fino a quando il fisico reggerà e la voglia rimarrà la stessa, farò di tutto per rimanere a certi livelli. Ho finito il contratto con l’Udinese e sono aperto a tutte le possibilità, in questo periodo il mercato può anche allungare i tempi a causa del Mondiale. Sono disponibile a tutto, non pretendo la titolarità, potrei rimanere in Italia o andare anche all’estero. Sono convinto di far bene nel calcio di un certo livello”.