ESCLUSIVA Radiosei - L’ag. Fifa Scalera: “Keita vuole partire, Biglia può rinnovare. Proporrò Marlone”

Pubblicato ieri alle 21.20
06.01.2017 07:20 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - L’ag. Fifa Scalera: “Keita vuole partire, Biglia può rinnovare. Proporrò Marlone”
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© foto di Federico Gaetano

L’inizio del mercato coincide con la nascita di rumors legati a trattative in Europa, ma anche nella nuova frontiera cinese. Per approfondire tutti i discorsi, ai microfoni di Radiosei 98.100 è intervenuto l’agente Fifa Alessio Scalera: “Immagino che i cellulari dei presidenti siano accesi sperando che la Cina chiami: se uno come Tevez, che per questioni d’età non è un top, riesce a smuovere quelle cifre allora c’è una speranza per tutti. Nel paese asiatico c’è un programma indetto dal governo con alcuni obiettivi da raggiungere: vogliono un campionato competitivo, organizzare un Mondiale e magari provare a vincerlo. Gli introiti dei cinesi rappresentano l’ultima chance di alcune leghe, come quella italiana, di tornare al top; nel frattempo ci si muove con scambi e con idee che possono essere anche dei veri e propri ripieghi. Anche la Lazio ha 2-3 giocatori che potrebbero interessare a quel mercato. Non mi risulta nulla su Biglia, ma prima dell’argentino ci sono altri giocatori. Immaginerei richieste su Keita, Felipe Anderson e de Vrij. Per motivi anagrafici, rendimento in calo e la facilità con cui è soggetto ad infortuni il nome di Biglia anche per i cinesi viene dopo gli altri 3. Io temo per la Lazio che non arrivi un’offerta per Keita: in Cina prima arrivavano giocatori a fine carriera, oggi invece calciatori non giovanissimi ma affermati. Il senegalese tra i ragazzi è quello più emergente ma ancora non affermato, più logico arrivasse un’offerta per Felipe Anderson e de Vrij”.

KEITA, BIGLIA E EL GHAZI –Keita non vuole rimanere e non ci sono offerte che la Lazio ha intenzione di accettare. Qualcuno deve cedere, conoscendo la società credo sia difficile, forse una soluzione per il calciatore potrebbe essere uno scambio anche se in questo momento non ce ne sono di possibili. Il coltello dalla parte del manico ce l’ha il giocatore e quindi la Lazio non può che subire i suoi atteggiamenti. Nella questione Biglia c’è un apparente e concreto dissidio tra lui e l’agente. Lucas vuole vincere e giocare la Champions, la Lazio teoricamente può ambirci anche se io non ci credo. Alla fine l’argentino potrebbe anche cedere e rimanere a Roma, cosa che l’agente non vuole. E’ più possibile che rinnovi rispetto agli altri, anche se la situazione è difficile per i biancocelesti che dovrebbero dare 3 milioni ad un giocatore soggetto ad infortuni e che ultimamente non ha un rendimento da top player. El Ghazi è un talento che forse ha più di Keita dal punto di vista tecnico, dal punto di vista fisico invece un pochino meno. Ha un carattere particolare, ma è adatto ad una squadra importante: se Mendes, che è il padre eterno dei procuratori, riuscirà a farlo venire alla Lazio sarebbe l’unico degno sostituto del senegalese”.

MARLONE DA PROPORRE ALLA LAZIO –Johnath Marlone è un giocatore classe '92 che sta risolvendo la situazione del passaporto comunitario. Non ho ancora parlato con la Lazio perché in Brasile un’altra squadra ha un interesse molto vivo. Il costo del cartellino è abbastanza alto visto che una parte appartiene ad un fondo privato. Non è giovanissimo, ma può dire la sua in Serie A: è un esterno d’attacco che può fare il trequartista e mi ricorda Moller della Juventus di qualche anno fa. Ha addirittura giocato da mezzala in un centrocampo a 3. Nell’ultimo anno non ha avuto un rendimento da top: può essere un’alternativa a Felipe e Keita, se uscisse il senegalese in biancoceleste potrebbe fare anche bene. Per l’Italia c’è un occhio di riguardo, ma può valere più di 3-4 milioni. Per il discorso Lazio, sanno già quello che serve, credo possa interessare solo nel caso Keita lasciasse la squadra in gennaio, anche se parlerò con loro di Marlone. Già ho avuto contatti con Torino e Bologna, ora dovrò parlare con un’altra squadra italiana. Il club non lo lascia partire in prestito secco, vuole delle garanzie: per metà del cartellino vogliono una certa cifra visto che c’è anche un fondo dietro, per l’altra si può trattare. La volontà del giocatore è di fare un’esperienza in Europa. A livello economico in Sudamerica c’è stato un miglioramento, in Brasile e Argentina oggi i giocatori non li regalano, anche se l’ambizione dei talenti è di venire nel vecchio continente: non è un discorso solamente economico, a parità di prezzo la scelta dipende dal prestigio dei campionati europei”.

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