ESCLUSIVA Radiosei - Lazio, senti Mondonico: "Alla squadra manca un leader"

Pubblicato il 4 settembre alle ore 20.33
05.09.2015 07:05 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Lazio, senti Mondonico: "Alla squadra manca un leader"
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© foto di Federico De Luca

Un momento no quello che sta vivendo la Lazio. L'uscita della Champions è stata una batosta pesante per i ragazzi di Pioli che ora ha il difficile compito di risollevare il morale della squadra, di riaccendere una spina che a Verona si è dimostrata più staccata che mai. Ad analizzare la situazione è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei uno che di questioni di spogliatoio se ne intende. L'allenatore Emiliano Mondonico ha parlato del caso Lazio, ma anche di nazionali nella seguente intervista.

Partiamo dalla nazionale di Antonio Conte, che momento è? 

"E' un momento dove si gioca per vincere e la formazione messa in campo è per la vittoria. E la presenza di Verratti e Pirlo la dice lunga. Una squadra non si inventa dall'oggi al domani, ci vuole il tempo che gli elementi si conoscano anche a livello tattico. A queste sono dovute le difficoltà, nonostante sulla carta l'impressione fosse stata diversa. Non c'è più la Juventus nella Nazionale, è una squadra che si sta organizzando".

Parliamo dell'inizio di stagione in Serie A: il mercato l'ha rivalutata?

"C'è stato un mercato inusuale rispetto agli anni scorsi, nonostante ancora non si siano visti i frutti. L'Inter ad esempio ha fatto delle partite inqualificabili. Gli ultimi arrivi hanno bisogno del tempo per ambientarsi perché non ci sono più giocatori che ti fanno la partita da soli. Penso che il campionato verrà vinto da una squadra che ora non gode di gioie, perché nelle grandi non vedo una leader: sarà una sorpresa".

Mi dice la sua sull'avvio della Lazio?

"L'anno scorso è stata la rivelazione, Anderson faceva la differenza. Quest'anno le cose stanno andando diversamente. Spero che l'arrivo di Matri porti un po' di serenità che è venuta a mancare dopo la delusione Champions. La Lazio si trova un po' nella situazione del Napoli dello scorso anno, deve riuscire a far diventare la delusione una motivazione in più. I tifosi devono essere bravi a far sentire la loro vicinanza ai giocatori perché sennò poi ci potranno essere problemi nello spogliatoio".

E' una Lazio un po' minata anche nel gruppo che lo scorso anno è stata la sua forza. Che onere ha Pioli?

"L'onere di rimettere insieme il tutto. La delusione viene esasperata in tantissimi modi: il primo è di scaricarsi la colpa gli uni sugli altri. Ci vorrebbe un leader in grado di far capire che il calcio continua e che bisogna farsi valere in campionato. Pioli deve lavorare sui giocatori che sanno assumersi questa responsabilità, altrimenti le cose peggiorano soltanto".

Pioli sta studiando anche un cambiamento tattico, si sta pensando alle due punte. Che cosa ne pensa?

"C'è il rischio di creare ancora più confusione, in queste situazioni si pensa sempre che chi rimane fuori possa fare meglio di chi hai messo dentro. Ma io non dimentico il Candreva e l'Anderson dello scorso anno. Il problema che ha la Lazio non va risolto prendendosela coi singoli giocatori: Pioli sa chi sono i capisaldi dello spogliatoio e deve far leva su di loro. Non è un momento facile che finirà con una semplice vittoria, ma ci si dovrà fare i conti un po' per tutto il campionato. Nello spogliatoio bisogna entrare prima: finita la partita come ha fatto Lotito è troppo comodo".