ESCLUSIVA Radiosei - Scala: "I rapporti interpersonali il problema della Lazio. Ognuno il proprio ruolo"

Pubblicato ieri alle 20.30
06.05.2016 07:10 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Scala: "I rapporti interpersonali il problema della Lazio. Ognuno il  proprio ruolo"

Si riparte dalla serie D, dal Parma. Non più come allenatore, per Nevio Scala: dopo il fallimento, l'ex allenatore veste il ruolo di presidente della società emiliana. E festeggia la promozione: una piccola impresa, quella compiuta dalla compagine allenata da Luigi Apolloni, che il prossimo anno si troverà a disputare il campionato di Lega Pro. Ne ha parlato proprio l'attuale numero uno del Parma 1913, intervenuto sulle frequenze di Radiosei"E' stata una cosa straordinaria: siamo partiti a fine luglio con Lucarelli, tutto il resto ci era stato portato via dal fallimento del Parma Calcio. Non avevamo posto dove allenarci o riunirci: ci incontravamo nel bar o a casa mia. Siamo riusciti a ripartire così. Quando la Lega ci ha dato il via eravamo in difficoltà, ma ci siamo rimboccati le maniche con l'aiuto degli industriali e della gente di Parma, che ci ha spinto a portare avanti quest'impresa. Mi sono occupato del discorso tecnico, lasciando l'amministrazione a chi era più competente. Pian piano siamo ripartiti con giocatori in prova ed entusiasmo. Merito poi di Apolloni, ha creato nello spogliatoio un bell'ambiente. E abbiamo vinto il campionato. C'è la voglia di tornare dov'eravamo, ma non sarà facile. Quest'anno abbiamo gestito le cose con intelligenza. Non vogliamo privilegi, vogliamo cose pulite, anche da parte dei tifosi, stiamo lavorando per un tifo diverso. In questo momento parliamo del Leicester che ha fatto cose incredibili: il Parma è un po' un piccolo Leicester, dal niente sta cercando di fare cose importanti". Un momento non proprio roseo, per il calcio italiano, se confrontato con il panorama europeo: "Abbiamo sperperato e sbagliato direzione, dopo gli anni '90. Con il Borussia Dortmund arrivammo in semifinale di Champions, poi il club rischiò il baratro. E' stato obbligato a riprogettare tutto, investendo sugli stadi, per esempio. Progetti di risanazione che impiegano anni, non sei mesi, come si vorrebbe qui. Poi, in Italia si dà poca importanza a cose che, per esempio, Ranieri ha ben capito, con il suo Leicester. Il mister ha creato un ambiente, uno spogliatoio in cui tutto si fa con entusiasmo. Ciò che noi avevamo al Parma nell'89-96, e che stiamo cercando di ricreare anche adesso". E poi ancora sulla nuova società emiliana, nata dalle ceneri del Parma fallito la scorsa stagione: "Nasce con un obiettivo totalmente diverso: è di tutti, il 60% è degli industriali, il 40% delle persone che hanno investito sopra il cub. Questa società non fallirà più, il consiglio di amministrazione è composto da tante persone che gestiscono il discorso economico e tecnico. Ogni cosa viene valutata, ogni obiettivo impostato, non ci saranno sperperi di denaro. L'anno scorso abbiamo investito in linea con le altre squadre dilettanti. E quest'anno in Lega Pro vogliamo fare investimenti, ma rimanendo fedeli agli obiettivi di gestione economica". Infine, Nevio Scala ha commentato la situazione in casa Lazio, soffermandosi sul difficile rapporto tra l'ambiente e il presidente del club: "E' chiaro che, non solo la Lazio, viva un momento di difficoltà dovuto ai rapporti interpersonali. Ci sono i presidenti padroni, ne conosco molti. Non è detto che chi investe molto raccolga più di chi investe meno sul mercato. Ognuno deve avere delle competenze specifiche. Il presidente non deve mai intervenire su chi gioca, come accade per esempio a Palermo. Ci sono intromissioni che non lasciano possibilità a una gestione serena. Non penso che faccia tutto Lotito: mi sembra una persona chiara, a volte si scontra con l'ambiente, ma mi auguro che si riesca a trovare un equilibrio: l'allenatore deve fare l'allenatore, Tare deve rispondere al suo ruolo, e il presidente al suo"