Felipe, che numeri! Tiri in porta, due assist e record di palloni toccati

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Felipe Anderson ha infranto il suo muro. Quello costruito mattone dopo mattone indossando la maglia della Lazio. Perché uno come lui, con la sua classe, non può abbassarsi a manovale da cantiere. Deve ingegnarsi e creare agli ordini di mister Pioli. Con la continuità e con Candreva in infermeria, il brasiliano ha acquistato finalmente sicurezza. E gol, ai danni del Varese e del Parma. Ieri, contro l’Atalanta, davanti al suo pubblico che spesso si è dimostrato scettico, ha giocato da sette in pagella. “E può ancora migliorare”, afferma il tecnico. Sette tiri, tre in porta e tre occasioni create. L’inizio del menù della serata promette bene. Due assist, cinquantotto passaggi riusciti su sessantacinque e centosei palloni toccati, è il proseguo della sua notte. Che vuol dire record. Svaria su tutto il fronte d’attacco, agli avversari non concede punti di riferimento. E poi la corsa e i dribbling, quelli che sono la spia che indicano “Ok, ce la posso fare”. Il tutto condito da nove palloni recuperati. Lo spirito di sacrificio, quello sempre voluto da Pioli, vale anche per uno come lui. Un numero sette che spera di diventare un dieci, come lo è stato al Santos. Sarebbe quella la sua vera consacrazione.