Fiore: "Che beffa ieri, ora bisogna ripartire dal bel gioco! Parolo? Mi assomiglia molto e..."

Pubblicato il 22 settembre alle ore 18.17
23.09.2014 06:57 di Stefano Fiori Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it
Fiore: "Che beffa ieri, ora bisogna ripartire dal bel gioco! Parolo? Mi assomiglia molto e..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Da tempo non varcava la soglia del Centro Sportivo di Formello, ha riassaporato l'atmosfera che lo ha reso uno dei giocatori più amati dell'ultima Lazio pre-Lotito. Stefano Fiore è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, offrendo il suo occhio esperto per analizzare il match di Marassi ma anche il prossimo impegno dei biancocelesti. Proprio contro l'Udinese, la squadra da cui Cragnotti lo prelevò - insieme a Giannichedda - agli inizi degli anni Duemila. 

Sei doppio ex di Lazio e Udinese, come hai visto queste due squadre?
Ho visto una Lazio molto buona, che inspiegabilmente non è riuscita a portare a casa neanche un punto. Il calcio a volte sa essere crudele, nel primo tempo i biancocelesti dovevano chiudere con un vantaggio minimo di tre gol. Poi è arrivata la beffa finale. L'Udinese dal canto suo ha fatto la partita che ci si attendeva, contro un Napoli che attraversa un momento particolare. Mi aspetto che interpretino bene anche il match dell'Olimpico, la formazione di Stramaccioni sa adattarsi molto bene all'avversario.

Secondo te, i friulani hanno assimilato il passaggio da Guidolin all'ex tecnico dell'Inter?
Credo che l'Udinese sia un cantiere aperto, ieri per la prima volta ha giocato con due mezze punte e una sola punta di ruolo. Stramaccioni è ancora alla ricerca della quadratura. Ottenere risultati in questo lo aiuta molto, può lavorare e sperimentare in serenità.

La Lazio si presenterà all'appuntamento con una difesa da reinventare, contro l'Udinese di un certo Di Natale...
Al di là degli infortuni, che dispiacciono, anche la Lazio è alla ricerca della quadratura. Adesso Pioli dovrà inventarsi qualcosa di diverso soprattutto negli uomini. Non so se Di Natale giocherà, ma sicuramente è un attaccante a cui non puoi concedere un metro, vede la porta come nessuno. I friulani hanno un centrocampo robusto, non di elevata qualità, quindi Di Natale è l'uomo da tenere maggiormente d'occhio.

Dopo la sconfitta amara di ieri, in che modo Pioli può caricare la squadra?
Deve cercare di togliere dalla testa dei suoi la partita di ieri. Per un giocatore non c'è cosa peggiore di perdere giocando bene. Bisogna ripartire dalle cose buone che la squadra ha fatto e - complici gli infortuni - far sentire importante chi finora ha avuto meno spazio. Credo che i giocatori stiano dimostrando di essere con Pioli, da questo punto di vista sono sereno.

In questo momento così delicato, quanto conta l'esperienza di uno come Klose?
Conta molto, se non tutto. E' con questo tipo di giocatori che fai fronte a determinate difficoltà. Miro in questo senso è stato tenuto anche per fare da chioccia ai nuovi.

Spesso si è fatto il paragone tra te e Candreva, ma anche Parolo è un centrocampista che come te ama inserirsi...
Parolo mi assomiglia forse più di Candreva e gioca nel ruolo in cui avrei voluto tanto giocare io (ride, ndr)! Lo seguo da vicino, è un giocatore che arriva spesso in zona gol. Ieri ne ha sbagliato uno piuttosto facile, ma l'importante è farsi trovare pronto, i gol arriveranno.