Firmani: "Gentiletti mi ricorda Samuel, con De Vrij può formare una coppia perfetta"

26.08.2014 22:00 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Firmani: "Gentiletti mi ricorda Samuel, con De Vrij può formare una coppia perfetta"
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© foto di Federico Gaetano

“La Lazio mi ha fatto un’ottima impressione. I gol dimostrano la voglia di un gruppo di dimostrare il suo valore, non è un caso che siano andati in gol i nuovi giocatori". Così Fabio Firmani ai microfoni Radio IES. "De Vrij non è una sorpresa - continua l'ex centrocampista biancoceleste -, Basta è uno dei migliori terzini del campionato italiano, il suo acquisto assume ancor più rilevanza in rapporto alla difficoltà di acquistare un calciatore di livello in quel ruolo”. Poi su Gentiletti: "L’ho visto giocare questa settimana, abbiamo disputato un’amichevole con la squadra per la quale collaboro (Al Wasl). Ha la cattiveria di Samuel, spero di non caricarlo di troppe responsabilità con questo paragone. Rispetto a Samuel è meno possente ma più tecnico, è il classico giocatore capace di aiutare anche la squadra, attaccando la palla riesce sempre ad accorciare la squadra. Con De Vrij può formare una coppia perfettamente complementare”. E' la volta di volgere lo sguardo al resto della rosa: "Aver trattenuto i giocatori più importanti è un valore aggiunto, quest’anno avranno la voglia di vincere con la consapevolezza di giocare in una squadra pronta e rinforzata. La Lazio ha colmato il gap con Napoli, Roma e Fiorentina, il suo obiettivo deve essere la Champions”. Sul futuro di Alfaro, invece, dichiara: "Stiamo lavorando per trovare una soluzione. Emiliano non è riuscito ad esprimersi nella Lazio ma ci sono diverse squadre interessate. Gli Emirati non sono l’unica soluzione, ci sono altre realtà all’estero e in Italia magari in una serie inferiore. Il suo trasferimento potrebbe materializzarsi anche dopo il 1 settembre…”. La chiosa è dedicata al momento del calcio Italiano: "In Italia servono persone e idee nuove. Questa è un’opportunità di crescita per il calcio Italiano, ma soltanto se si riesce a capire che si deve cambiare approccio, lasciando i convincimenti radicati nel vecchio tipo di sistema che ha dimostrato di non funzionare più, portando l’Italia dietro le più importanti nazioni europee. Ci sono tante persone che potrebbero avere le caratteristiche giuste, personaggi come Baresi o Maldini hanno vissuto di calcio e sarebbero le figure, potenzialmente, più adatte. La gente avrebbe voluto qualcosa di diverso da Tavecchio, al quale faccio i miei auguri con l'augurio che possa stupirci. Il nostro calcio ha messo negli ultimi anni le persone più competenti, come allenatori e calciatori, ai margini, dando troppo spazio a chi pensa a fare business. Chi è bravo con i conti probabilmente rischia di creare danni dal punto di vista calcistico”.