Firmani: "La Lazio non ha l'obbligo di arrivare seconda, le pressioni sono tutte della Roma"

06.05.2015 10:24 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Firmani: "La Lazio non ha l'obbligo di arrivare seconda, le pressioni sono tutte della Roma"
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© foto di Federico Gaetano

Il derby Champions appassiona, coinvolge, esalta, emoziona. Ne parlano tutti, non potrebbe essere altrimenti. Ai microfoni di Radio Olympia l'ex centrocampista biancoceleste Fabio Firmani analizza la stagione della Lazio e si sofferma sul testa a testa con la Roma: "E' una sfida appassionante con un vantaggio per la Lazio: i biancocelesti non sono sotto pressione. La Roma è partita con ben altri obiettivi ad inizio stagione, la Lazio è consapevole di aver fatto un campionato superiore alle aspettative e quindi vuole il secondo posto ma non ha pressioni. La Lazio ha raggiunto il suo obiettivo che era quello di tornare in Europa League (le manca un punto per la matematica, ndr), in più ha raggiunto due finali, quella di Coppa Italia e quella di Supercoppa. Viste le premesse la Lazio ha già vinto. Con questa consapevolezza e tranquillità adesso può giocarsi da favorita il secondo posto per realizzare qualcosa di straordinario. Nelle ultime quattro partite si può divertire lasciando ad altri gli obblighi di raggiungere l'obiettivo. Felipe Anderson è stato determinante per l'ascesa della Lazio, ma la vera sorpresa per me è de Vrij. Non vedo difensori in Europa del suo livello a 23 anni. Ha grandissima personalità oltre alle doti tecniche e fisiche che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Credo che la società non sia sorpresa di vedere la squadra così in alto in classifica, sapevano di aver costruito un'ottima squadra. De Vrij e Gentiletti mi hanno impressionato subito, Basta è un terzino affidabile ed esperto, lo stesso Biglia sta crescendo molto. Sono molto contento per Pioli, la piazza sta apprezzando l'uomo oltre alle qualità tecniche. La società è stata brava, non solo sul mercato, ma anche nel lavoro svolto sul gruppo. Tutti i ragazzi hanno il giusto atteggiamento, sano ed integro a differenza di quello che vediamo in altri club con ragazzi un po' troppo esuberanti fuori dal campo. Pioli è molto bravo a lavorare con i ragazzi, la sua Primavera del Bologna giocava benissimo e ha prodotto calciatori molto interessanti. Io non dimenticherò mai quando ho avuto modo di incontrarlo, ero molto giovane e lui durante un allenamento si fermò mentre ci stava guardando per darmi dei consigli". Infine l'elogio a tifosi laziali: "Quello che sta dimostrando il popolo laziale non si vede da altre parti in Europa. Quarantamila persone allo stadio con grande cultura sportiva, difficilmente si trovano curve come quella biancoceleste".