FOCUS - E’ sempre più allarme rosso: finiti in undici solo tre degli ultimi otto match

Pubblicato il 20/04 alle 08.00
21.04.2014 08:30 di Manuel Gavini   vedi letture
Fonte: Manuel Gavini - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - E’ sempre più allarme rosso: finiti in undici solo tre degli ultimi otto match
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© foto di Federico Gaetano

Mi piacerebbe finire le partite in undici”. Più che un auspicio, è quasi un appello quello esternato da Edy Reja ai giornalisti in sala stampa dopo il pirotecnico pareggio contro il Torino, pur sapendo che sarebbero verosimilmente altri gli interlocutori a cui rivolgere lo stesso. Se Candreva e compagni annaspano a metà classifica, cercando faticosamente di raggiungere il tanto agognato treno europeo - agguantato solo per poche ore, dopo pranzo contro la Samp, due settimane fa -, i biancocelesti rimangono infatti saldamente in piena zona Champions (diretta) nella speciale classifica dei cartellini rossi a proprio carico. Sono infatti ben otto le espulsioni stagionali rimediate dalla formazione guidata prima da Petkovic e poi da Reja, addirittura cinque negli ultimi otto turni. Il primo a guadagnare anzitempo la via degli spogliatoi rispetto ai compagni, alla seconda giornata contro la Juventus, è Hernanes, allontanato per doppio giallo nel cuore della ripresa dopo aver toccato volontariamente la sfera con la mano in area bianconera. Due giornate dopo è quindi la volta di Dias, sanzionato - a pochissimi secondi dal suo ingresso in campo - con il rosso diretto per un discutibile fallo da ultimo uomo a una manciata di minuti dal fischio finale del derby di andata. Quindi quattro mesi di “digiuno” dalla casella meno ambita del tabellino, macchiato nuovamente in apertura del girone di ritorno dal rosso rimediato in quel di Udine da Onazi (doppia ammonizione). L’espulsione di Candreva contro l’Atalanta, invece, inaugura il filotto di cui sopra: le veementi proteste all’indirizzo di Peruzzo prima, e la simulazione in area bergamasca poi, fanno finire due volte l’esterno di Tor de’ Cenci sul taccuino del direttore di gara, lo stesso che in quella partita negò un rigore netto a Keita e che, qualche giorno più tardi a Genova, si sarebbe ripetuto in occasione del penalty altrettanto solare negato a Mauri. Episodi che, abbinati alla sconfitta, fanno perdere la testa nel recupero a Ledesma, cacciato qualche minuto prima del dovuto dall’arbitro della sezione di Schio. Contro i cugini della Sampdoria, invece, la frittata è del connazionale Biglia, doppiamente ingenuo nel perdere prima un banale pallone a centrocampo e franare poi su Krsticic nel tentativo di recuperare, a fedina penale già sporcata nel primo tempo. Il resto è storia recente: Cana sotto la doccia del San Paolo dal 48' in occasione del rigore concesso a Mertens e trasformato da Higuain, quindi il doppio giallo del Sabato Santo per Novaretti a completare la serie di tre espulsioni consecutive nelle ultime tre giornate. Che non servirà ad accorciare le distanze dalla zona Europa League - a conti fatti il sesto del Parma è paradossalmente più vicino, ma va registrato il sorpasso del Milan e l’agguanto del Verona con un turno in meno alla fine - ma utile quantomeno ad avvicinare la leadership della Sampdoria di Mihajlovic, sempre in testa alla classifica dei bad boys con 9 rossi a carico. Numeri da record, nella graduatoria sbagliata.