FOCUS - Lazio, se questa è una panchina: Inzaghi senza (vere) riserve a Torino

23.10.2016 12:15 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, se questa è una panchina: Inzaghi senza (vere) riserve a Torino

Spesso sono le alternative a fare grande una squadra. Nel caso della Lazio, e in particolare nella sua panchina, di grande c'è ben poco. Soprattutto in termine di età. Un mercato povero di seconde scelte e un'infermeria che ha tolto le certezze titolari, costringono Inzaghi a presentarsi a Torino con una linea verdissima di riserve. Mancanza di talento, assenza totale di esperienza, alle sue spalle il tecnico biancoceleste ha ben poche carte da giocarsi. Djordjevic è l'ultimo baluardo d'esperienza, ma in quanto a forma fisica è uno degli ultimi della lista. Allora ecco che sommando tutti i componenti della panchina di oggi l'età media è di 23 anni e 16 presenze in nove giocatori (di cui solo 6 di queste da titolare). Se questa è una panchina...

STRAKOSHA - L'infortunio di Marchetti a Milano regala al portierino albanese il debutto a San Siro e svariate chance da titolare. Buone le sue risposte, ma non può bastare. Le sole 21 primavere alle spalle e un bottino di 3 presenze (tutte da titolare) in Serie A non fanno di lui una certezza. 

VARGIC - La panchina è ormai diventata la sua seconda casa. Non vede il campo né con la nazionale croata, né tantomeno con la Lazio. Arriva a Roma con l'ambizione di vice-Marchetti, in pochi mesi si fa superare senza fatica da Strakosha. Alza soltanto l'età media, il bilancio stagionale è fermo a zero. Il suo acquisto è solo un grande punto interrogativo. 

PRCE - Da Roma a Salerno, andata e ritorno. Il tragitto del difensore croato negli ultimi mesi è stato solo questo. Dietro nelle gerarchie di Pioli, fuori forma nell'esperienza granata, ancora più indietro con Inzaghi. Basti pensare che l'ultima volta che si è visto in campo era il 21 novembre scorso con la Primavera dello stesso Inzaghi.

VINICIUS - Prestiti su prestiti, una crescita costante che lo porta dritto a una conferma con la Lazio. L'esperienza allo Zurigo gli vale la chance di entrare a far parte del gruppo di Inzaghi. Ma niente di più. Classe '93, non ha mai convinto a pieno. 

MURGIA - Pupillo di Inzaghi appena sfornato dalla Primavera. Il 21enne trova l'esordio in Serie A col Pescara, il suo è soltanto un anno di adattamento. Si accontenterà di avere qualche opportunità, non può dar peso alla rosa. 

LEITNER - Se il Borussia Dortmund ha mollato la presa così facilmente un motivo ci sarà. Non parla italiano, è indietro di condizione (e siamo a fine ottobre!) e in campo fin qui si è visto solo per cinque minuti. Tolto lo spezzone di Udine, la voce presenze recita zero. Possiamo definirlo ancora un rinforzo?

LUIS ALBERTO - Vice-Candreva, fa il trequartista o all'occorrenza l'ala sinistra. Di Candreva - in quanto a posizione - c'è ben poco. Inzaghi lo butta nella mischia due volte a gara in corso, ma non sembra derivarne buone risposte. Sì, serviva tutt'altro. 

LOMBARDI - Tra i compagni che lo fiancheggiano ad oggi è la scelta più interessante. Gol alla prima da titolare, personalità e grinta da vendere, con quel palo a Udine che grida ancora vendetta. In totale sono tre le sue apparizioni, è l'alternativa numero uno a Felipe Anderson. E fin qui è già un traguardo.  

DJORDJEVIC - Le sua chance al momento sembrano essere finite. Doppia presenza consecutiva dal 1', doppia delusione. Inzaghi le prova tutte, lo affianca anche a Immobile, niente da fare. Non segna da aprile, è sfiduciato e intenzionato a cambiare aria. Così, in questa situazione, serve davvero a poco.