FOCUS - Love story Signori: Beppe rimane e segna per i suoi tifosi

27.08.2014 09:14 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Love story Signori: Beppe rimane e segna per i suoi tifosi

Fu un’estate calda quella del ’92. A tratti torrida. Le lacrime versate all’inizio, il 23 maggio, per la strage di Capaci, non bastarono a raffreddarla. Continuarono i solleoni, e neanche quel maledetto 19 luglio, con l’attentato in via D’Amelio e i successivi pianti, spensero quel sole. Prima Giovanni Falcone, poi Paolo Borsellino. Un’Italia messa in ginocchio dalla mafia si apprestava a vivere un’estate particolare. A Roma, sponda biancoceleste, ci si distraeva con altro. Il calcio è divertimento, spensieratezza. 

SIGNORI… VI PRESENTO SIGNORI - C’è Sergio Cragnotti, fresco presidente. E ciao Sosa, arriva bomber Signori. Assegno da 8 miliardi di lire al Foggia e l’attaccante sbarca a Roma. All’esordio in campionato segna subito una doppietta a Marassi contro la Sampdoria. Finisce 3 a 3, ed era il 6 settembre 1992. L’inizio delle sue annate d’oro parte proprio da lì. Alla fine della stagione è capocannoniere con 26 reti in 32 partite. Il titolo di bomber assoluto, lo vinse 3 volte. 1992-93, 1993-94 e nel 1995-96.

19 ANNI FA - A Roma c’è la rivoluzione. Siamo all’11 giugno, e il presidente Cragnotti annuncia la cessione di Beppe al Parma. Tifosi in strada. Spinti dalla protesta, vogliono evitare l’operazione di mercato a tutti i costi. Niente forconi, per carità, ma la voce era alta. In via Novaro, sede della società biancoceleste, la gente è tanta. “Signori deve rimanere”, suona come un imperativo. Ed ecco il dietrofront. La società, attraverso un comunicato, spiega l’interruzione di qualsiasi trattativa. L’attaccante resta, il popolo ha vinto. Come in tutte le storie d’amore, c’è un lieto fine, apparente. Il 27 agosto del 1995 eccolo in campo dopo tutte le polemiche estive. All’Olimpico, contro i biancocelesti, gioca il Piacenza, che viene asfaltato. 4 a 1 e il primo gol è di Beppe. Finisce la stagione ed è ancora capocannoniere. Dopo i cambiamenti. Con Zoff non si esprime al meglio, poi con l’arrivo di Eriksson e Roberto Mancini, Signori chiede la cessione. Se ne va alla Samp, dopo al Bologna. Scende dalla moto quando è a tutta velocità verso il traguardo. Perché, da lì in poi, per la Lazio arrivarono i grandi successi. Paradossalmente, senza uno dei bomber più prolifici e importanti della sua storia.