Giaccherini, l'ag.: "Giocatore ideale per sostituire Keita. Ma non ho sentito la Lazio..."

Idea Giaccherini in casa Lazio per sostituire Keita. E' questa una delle ultime voci di calciomercato che circola nell'ambiente. Ai microfoni di Radio Incontro Olympia è intervenuto l'agente del calciatore, Furio Valcareggi: "Al momento non ho notizie da parte della Lazio. Non ho sentito Tare e non conosco personalmente Lotito dunque non ho avuto mezzo indizio in questa direzione. Certo, se va via Keita... Lui comunque è più una mezz'ala da corsa. Copre una distanza di 13-14 chilometri a partita. Potrebbe dunque diventare un esterno alto di quantità. L'arma principale resta la duttilità. Possiede poi la grande capacità con i tempi giusti di ritrovarsi solo davanti al portiere". Nel Napoli, però, poco spazio: "I partenopei hanno una rosa superiore anche alla Juventus che resta più forte davanti. Con Callejon, Insigne e Mertens normale giocare poco anche se comunque è sceso in campo sia in campionato che in Champions League. Giuntoli lo ritiene incedibile ma nel calcio il concetto di incedibile non esiste". La partenza dal Sunderland e l'approdo al Napoli: "Facile ripensare alle decisioni al lunedì, meno prenderle al sabato. Non si spacca dalla fatica ma c'è sempre in un contesto prestigioso che ci ha spinto anche ad abbandonare la strada Torino con cui era tutto fatto". Le possibilità alla Lazio: "Con Lotito non ho parlato e mi risulta che guadagni tanto per la Lazio. Poi non lo so. Il presidente se lo può permettere ma sappiamo che sta molto attento ai conti. In biancoceleste ritroverebbe Marco Parolo con cui sono amici, veramente amici. Sullo stipendio però i giocatori non fanno sconti. Giaccherini è un bel ristorante, non si prende con uno budget da pizzeria". La concorrenza: "Keita e Felipe Anderson sono giocatori importanti. Una bella lotta con gli esterni del Napoli che però vivono un periodo baciato dalla fortuna. Stanno letteralmente dipingendo il campo sostenuti dalla solidità di Diawara, un calciatore che in futuro diventerà forte quanto Pogba". L'esperienza con Paolo Di Canio: "Entrò nello spogliatoio in maniera troppo rumorosa. Era sempre troppo agitato. Paolo, che io in carriera ho aiutato a Terni, è molto cambiato. L'allenatore deve essere più riflessivo, è diverso dall'essere calciatore. Lui ha un po' violentato l'approccio con la squadra quando invece deve fare un po' di violenza alla sua esuberanza per ripartire alla grande su una panchina". I soldi cinesi e il calcio italiano: "Stanno entrando a piedi uniti con tanti di quei soldi che fanno barcollare anche giocatori che guadagnano bene. Hanno fatto un'offerta ad Hamsik, vi svelo, fuori di testa. Stanno venendo qua con argomenti irrinunciabili. Oscar guadagnerà 25 milioni netti l'anno, ed è solo l'inizio di fermenti pazzeschi".