Grandoni: "Che guaio lo stop di de Vrij! Hoedt e Wallace dimostrino di essere da Lazio. Biglia? Imprescindibile"

21.10.2016 12:51 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Grandoni: "Che guaio lo stop di de Vrij! Hoedt e Wallace dimostrino di essere da Lazio. Biglia? Imprescindibile"
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© foto di Federico De Luca

Intervenuto ai microfoni di Elleradio, l’ex difensore biancoceleste Alessandro Grandoni, oggi allenatore della Primavera del Pisa, ha espresso il suo punto di vista sulla delicata sfida di Torino degli uomini di Inzaghi: “Sarà una partita molto bella tra due squadre che hanno fatto un ottimo inizio di stagione. Mi dispiace tanto per questo infortunio di de Vrij, per la Lazio è una bruttissima tegola. Ritengo che il nostro tulipano, insieme a Biglia, sia il miglior giocatore della squadra. Detto questo, credo che sarà interessante vedere la sfida tra i due attacchi. Immobile, Keita e Felipe Anderson da una parte, Belotti, Ljajic e Iago Falque dall'altra". Poi sulla sfida tra Inzaghi e Mihajlovic: "Simone sta facendo benissimo e penso che stia andando anche al di là delle aspettative. Non era facile ereditare la situazione che si era creata in estate con il caso Bielsa, ma lui lo ha fatto con grande personalità. Sinisa non lo scopriamo certo adesso. Oltre al carattere ha una grande preparazione tecnico-tattica". Da ex difensore, un parere anche su Hoedt e Wallace, chiamati a sostituire gli infortunati de Vrij e Bastos: "Quando ti viene a mancare un difensore del calibro di de Vrij è un problema non solo per la qualità tecnica del calciatore, ma anche e soprattutto per la sicurezza che infonde all'intero reparto. Spero che questi due giovani ventiduenni dimostrino di meritare la maglia della Lazio". E sui possibili rinnovi di Biglia e Keita spiega: "Biglia è un giocatore imprescindibile, farei carte false per averlo a lungo in campo e all'interno dello spogliatoio. Bisogna assolutamente rinnovargli il contratto e tenerlo. Per me è anche il giusto capitano. Mi terrei stretto anche Keita. Ha 21 anni, tra qualche anno può diventare un numero uno assoluto". Uno sguardo anche alle dirette avversarie per l'Europa: "Al di là del nome delle squadre, a parte la Juventus, faccio una considerazione generale. Sono tutte squadre con una cosa in comune: non hanno la compattezza societaria dei bianconeri. Le due milanesi sembrano un elettrocardiogramma, fanno e disfano senza una stabilità e una mentalità vincente. Napoli e Roma anche, a fasi alterne, sono sempre lì lì per competere, ma da un momento all'altro commettono passi falsi". Da tecnico della Primavera del Pisa, un commento anche sui giovani biancocelesti: "Ce ne sono di validissimi. Da allenatore e da ex difensore che ha esordito molto giovane in Serie A, credo che con loro l'aspetto umano sia fondamentale. Bisogna dargli tranquillità e sicurezza. Io feci l'esordio nel famoso derby vinto con il fallo di mano di Marco Lanna. Avevo 18 anni. Il giorno prima facevo la semifinale al torneo di Viareggio contro il Parma di Buffon, il giorno dopo giocai. Zeman mi disse: 'Vai, gioca come fai con la Primavera'. Mi diede grande serenità. Oggi non si ha fiducia nei giovani, si dice sempre che non reggono le pressioni. Dico solo che il Borussia Dortmund qualche giorno fa ha fatto un cambio tra un '97 e un '98 in Champions League contro il Real Madrid".