I NUMERI DEL MATCH - Lazio, prima e dopo la Var: Luis Alberto ci prova, Giacomelli ha la meglio

12.12.2017 13:30 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Annalisa Cesaretti - Lalaziosiamonoi.it
I NUMERI DEL MATCH - Lazio, prima e dopo la Var: Luis Alberto ci prova, Giacomelli ha la meglio
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

La consuetudine insegna che i fatti valgono più di mille parole. Che davanti alle polemiche l’apparenza ne esce inalterata quando a giustificarla ci sono delle prove. Nella realtà di tutti i giorni, però, spesso ci si può affidare solamente alle testimonianze di terzi. Punti di vista che in quanto tali sono soggettivi e quindi a volte inaffidabili. Fino a qualche tempo fa questo ostacolo esisteva anche nel mondo del calcio, ma poi c’è stato il progresso. Più presunto che reale. Poi è arrivato il Var. Una tecnologia utile, ma che alla Lazio dal 18 novembre (giorno del derby) a oggi sembra aver arrecato solamente danni. Perché davanti all’evidenza l’errore non sta in ciò che si guarda, ma negli occhi di chi lo fa. E questa volta a dimostrare che la decisione assunta ieri sera dall’arbitro Giacomelli abbia effettivamente danneggiato la squadra di Inzaghi intervengono i numeri.

PRIMA DELLA VAR – Numeri che lasciano tutti nella reticenza di un “e se…”. Testimoni, questa volta affidabili, di quella che sarebbe potuta essere una partita diversa, se, “e solo se”, l’arbitro Giacomelli avesse interpretato nel modo giusto l’evidenza. Perché fino al 45’ minuto del primo tempo la Lazio schierata di Inzaghi era quella di sempre, la squadra che da un momento all’altro avrebbe potuto mettere a segno il primo gol della partita. Mihajlovic aveva studiato bene i suoi avversari e mirava a colpirli sulle ripartenze. Ma i ragazzi di Inzaghi sono stati attenti, tanto da vincere ben 11 tackle (nei quali si è distinto Bastos). I biancocelesti avevano cercato di aggirare il pressing granata ricorrendo ai cross,17 per l’esattezza, che hanno gli hanno permesso di intercettare due volte la porta avversaria. E al 44’ minuto la Lazio aveva realizzato ben 8 occasioni da gol contro le 6 del Toro.

DOPO IL VAR – Poi Immobile, top player nei tiri (4) assieme a Marusic e Milinkovic, manca la porta di Sirigu. Ha quella che in tanti hanno definito “una reazione ingenua, ma non violenta” e Giacomelli mima lo schermo con le mani. I biancocelesti quasi esultano, convinti che stesse per verificare il fallo di mano di Iago Falqué nella stessa occasione da gol. Da qui in poi è storia. Anzi, polemica. La Lazio torna dagli spogliatoi con i nervi a fior di pelle. Lulic e i suoi non ci stanno. E insistono, resistono. Seppur in 10 contro 11 riescono ad alzare il baricentro (7 metri in più rispetto al Torino). Luis Alberto non smette di sorprendere con le sue prodezze e a fine gara colleziona il numero più alto di dribbling, 4. Parolo continua a correre (in totale 11.556 km) e diventa top player per il numero di palle recuperate (10). I biancocelesti riescono persino a creare altre 7 occasioni da gol, ma l’inventiva di Milinkovic e la sua percentuale di passaggi riusciti, 82%, non possono colmare il vuoto lasciato da Ciro Immobile. La Lazio perde equilibrio. E la partita, condizionata dagli errori di Giacomelli e della sua regia, assume inevitabilmente la piega attesa e temuta. Questi sono i fatti. Che valgono più di mille parole.

 

Si ringrazia la redazione di Lazio Page per le statistiche.