Il doppio ex Giannichedda: "Udinese avversaria agguerrita, la Lazio deve trovare il giusto equilibrio"

Pubblicato il 28/09 alle 18.30
29.09.2016 07:15 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Il doppio ex Giannichedda: "Udinese avversaria agguerrita, la Lazio deve trovare il giusto equilibrio"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Inizio di stagione tra alti e bassi. Poco gioco, la Lazio di Inzaghi ancora non ha un'identità ben precisa. Più di qualcuno comincia a storcere il naso davanti alle scelte del tecnico, dal modulo all'utilizzo di alcuni giocatori rispetto ad altri. Sabato c'è una trasferta insidiosa come quella del Friuli, un test ulteriore per valutare il grado di maturità della squadra. Ai microfoni di Radio Incontro Olympia il doppio ex, Giuliano Giannichedda, ha fatto una panoramica su che tipo di partita si aspetta:

"Per la Lazio non sarà facile. Ci sarà la voglia di riscattare la prestazione, poco esaltante con l'Empoli, ma troverà un'avversaria agguerrita. Udine piazza tranquilla? Vero, ma fino ad un certo punto. Pozzo sta investendo e vuole trovare i risultati".

Sul momento di forma e sul modulo...

"La squadra viene da un'estate difficile ed è al centro di un cambiamento importante. E quando si cambia ci vuole un pò per trovare il giusto equilibrio. Anche io, nel Racing Roma ho cambiato modulo passando dal 3-5-2 al 4-3-3. In più ha spesso dovuto rinunciare a dei giocatori importanti. Diciamo che troppo spesso noi allenatori pensiamo più al risultato che al gioco".

Sul ruolo di Felipe Anderson...

"Inzaghi lo vede ogni giorno e può valutare meglio di noi. Dall'esterno però penso che Anderson non abbia le caratteristiche per fare il quinto. Giocando su tutta la fascia può essere limitato nei suoi movimenti. E' chiaro che, se Simone ci lavora tutta la settimana e soprattutto con l'aiuto di Lulic dalla parte opposta, può trovare un giusto equilibrio".

Su Simone Inzaghi...

"Ero pronto a scommettere su Simone allenatore. Conosceva tutti i calciatori dalla A alla Z e vedeva centinaia di partite. Io, quando eravamo compagni, dopo l'allenamento tornavo a casa e staccavo la spina. Lui si metteva a studiare e a vedere le gare".