IL DUELLO - Basta vs Lichtsteiner: una vita di corsa, tra presente e passato

22.11.2014 12:00 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO - Basta vs Lichtsteiner: una vita di corsa, tra presente e passato

Da una parte uno che si è appena tolto di dosso l'etichetta del lungodegente, dall'altra uno stacanovista che della parola 'infortunio' non conosce nemmeno il significato. Dusan Basta contro Stephan Lichtsteiner, un serbo e uno svizzero con un obiettivo in comune: percorrere la corsia di destra senza soluzione di continuità. Lazio-Juventus si deciderà anche e soprattutto sulle fasce, e allora chi potevano essere i protagonisti del duello se non loro? Loro, appunto.

DUSAN BASTA - Sessantadue giorni fa, Dusan Basta disputava la sua ultima partita con la maglia biancoceleste. Si giocava in quel di Genova, era il 29 settembre quando la Lazio lasciò incredibilmente i tre punti a Marassi. Da allora il serbo s'è lasciato alle spalle una contusione alla mano destra e uno stiramento al polpaccio. Sulla fascia di sua competenza sono transitati Konko, Cavanda e Pereirinha, un gran via vai a testimoniare come l'unico punto fermo in quel ruolo sia proprio lui. Nei 225 minuti giocati (accumulati in 3 presenze), l'ex Udinese ha vinto 10 dei 24 duelli ingaggiati. Centosei, invece, è il numero dei passaggi effettuati, l'88% dei quali sono andati a buon fine. Tutt'altro che positiva, poi, è la statistica riguardante i cross effettuati: degli 11 sfornati, solo uno risulta ben calibrato. Torna il sorriso alle voci 'palloni recuperati' (ben 17) e 'contrasti vinti' (l'83%). 

STEPHAN LICHTSTEINER - Il solito, instancabile, perpetuo motorino. Non ne ha saltata una, Stephan Lichtsteiner, che sia campionato o Champions League poco conta. Undici presenze su 11 in Serie A, 4 su 4 in Europa, per un totale di 1237 minuti giocati. Era un pilastro della Juve di Conte, non s'è mosso dalla fascia destra con l'arrivo di Allegri, qualcosa vorrà pur dire. A 30 anni Stephan ha ormai raggiunto la piena maturità calcistica, è il campo a dirlo. Ben 11 sono le occasioni create dallo svizzero, 4 gli assist e 2 i gol (realizzati entrambi in Serie A). Impressionante, poi, è la costanza con cui si affaccia in avanti e di conseguenza sfida chi gli si para davanti (ha vinto 52 duelli e ne ha persi 45). Ma non finiscono mica qui le statistiche da urlo dell'ex Lazio: quarantadue sono i palloni recuperati, 12 gli intercetti e 424 i passaggi effettuati (di cui riusciti il 78%). Infine la nota dolente, i cross: su 31, solo 9 sono quello riusciti. 

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