IL PRECEDENTE - Atalanta-Lazio 1-3, quando Signori fece 100 e si beccò una moneta in testa...

03.05.2015 09:00 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Atalanta-Lazio 1-3, quando Signori fece 100 e si beccò una moneta in testa...

L'avversario più ostico sul cammino per la Champions League. L'Atalanta ha spesso fatto lo sgambetto alla Lazio, solo 7 vittorie sul campo Atleti Azzurri d'Italia per i biancocelesti: un fortino quasi inespugnabile quello nerazzurro, lo dice la storia. Quante volte i sogni laziali si sono fermati a Bergamo, ma stavolta la salvezza quasi raggiunta dagli avversari e soprattutto l'ex Edy Reja sulla panchina della Dea alimentano una certa dose di fiducia. Niente di più sbagliato, la squadra di mister Pioli potrà contare solo su se stessa, in un ambiente tutt'altro che amichevole. Basta ricordare il confronto del 1995/96...

28 aprile 1996, quando si scende in campo l'Atalanta è già praticamente salva, la Lazio lotta per andare in Coppa Uefa. Prima e dopo il match scontri tra tifoserie, il bilancio dice: due tifosi laziali e un carabiniere feriti, lancio di lacrimogeni e una carica per proteggere l'uscita dallo stadio dei tifosi ospiti. In campo gli uomini di Zeman partono bene, al 13° i biancocelesti sono in vantaggio: Casiraghi tira, Valentini devia, ingannando il proprio portiere che non può nulla. I tentativi dell'Atalanta si infrangono sulla traversa due volte, poi la sorte decide di sorridere ai padroni di casa, che vincono una serie di rimpalli e trovano Morfeo libero di battere l'incolpevole Marchegiani. 1-1, tutto da rifare. Nella ripresa ecco la svolta: Fuser atterrato in area, Signori dal dischetto non può sbagliare. E' il suo centesimo gol con l'aquila sul petto. La rete di un bergamasco condanna l'Atalanta, i tifosi della Dea non la prendono bene: al 24° una monetina lanciata dagli spalti colpisce proprio il capitano biancoceleste. "Capisco che ci possa essere rivalità perché non gioco nell'Atalanta. Ma dovrebbero essere orgogliosi i tifosi bergamaschi di avere un giocatore come me, anche se non gioco nella squadra della loro città. Comunque, meglio non dire niente, evitiamo altre tensioni", saranno le sue parole a fine partita. Quando i calciatori erano attenti a cosa dire davanti ad un microfono.

La Lazio torna a Bergamo a giocarsi l'accesso a una competizione europea, allora era Coppa Uefa, oggi è Champions League. In comune con quella partita c'è anche il piazzamento dell'Atalanta, ormai vicinissima a raggiungere la salvezza: un risultato positivo contro i biancocelesti potrebbe metterla al sicuro. C'è da sperare che, almeno per quanto riguarda il campo, lo spettacolo offerto possa essere lo stesso.