IL PRECEDENTE - Lazio-Milan 2-0, quando il popolo laziale contestò la dirigenza biancoceleste

22.03.2014 09:30 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Lazio-Milan 2-0, quando il popolo laziale contestò la dirigenza biancoceleste

Riaccende le luci l'Olimpico, domenica sera sarà Lazio-Milan. Lontani i tempi in cui si giocava per lo scudetto, a guardare le due società oggi sembrano passate intere ere geologiche: non ci sono più i campioni di una volta, le dirigenze sono in rotta con i propri tifosi, l'Europa League, una volta specchio di una stagione fallimentare, è diventata l'ultimo baluardo al quale appigliarsi. Vive di questo il confronto odierno tra biancocelesti e rossoneri, nobili decadute di un calcio che ormai non c'è più: il minimo comun denominatore sembra essere la contestazione ai vertici societari. Sembra strano, infatti, che si contesti una dirigenza che negli ultimi 30 anni ha vinto tutto ciò che si poteva vincere, ripetutamente, sopratutto se si guarda in casa laziale dove c'è chi chiede rispetto per qualche trofeo in svariati anni di presidenza. Tutto sembra riportare indietro nel tempo a quel 1 febbraio del 2012.

La vigilia è agitata: prima del fischio d'inizio si diffonde la notizia di un diverbio tra Klose e Tare, poi smentita, a causa del deludente mercato invernale: il tedesco non va nemmeno in panchina. I rinforzi promessi non sono arrivati ad eccezione di Candreva, mal visto dalla piazza. All'ingresso in campo fischi per la dirigenza e per lo stesso Reja, allo stadio si respira un'aria decisamente pesante. La Lazio non ci mette certo del suo per accendere i tifosi, racchiusa nella propria metà campo e sempre in balia del Milan che già al 6' mette paura alla retroguardia laziale con Nocerino, ma è bravo Marchetti. La mette sull'aggressività la Lazio, ma il Milan ragiona e al 33' Ibra pesca El Sharaawy, ancora una volta Marchetti tiene in partita i suoi blindando lo 0-0 fino al fischio dell'arbitro che manda tutti negli spogliatoi. La ripresa riparte cosi come era finita la prima frazione, Milan che spinge alla ricerca dle vantaggio, Lazio costretta a puntare sulle ripartenze. Nel momento più duro del match, però, i biancocelesti riescono a trovare il vantaggio: Gonzalez va via sulla destra, crossa in mezzo dove Rocchi lascia sfilare per Hernanes che non può sbagliare. Saltano tutti gli schemi, i rossoneri schiumano rabbia e caricano, ma la Lazio non concede un centimetro. Nel finale arriva anche il raddoppio, lo sigla Rocchi servito magistralmente da Lulic, i biancocelesti conquistano 3 punti d'oro a 14 anni dall'ultimo successo contro i rossoneri.

"Non siamo riusciti a centrare gli obiettivi prefissi e questo certamente è un peccato. Amarezza con Tare? Un po' d'amarezza c'è stata per come si è svolto il mercato perché era l'annata da poter sfruttare per giocare nelle posizioni di vertice", cosi parlò Reja nel post partita. Parole sempre attuali, purtroppo; il (mancato) mercato è uno dei motivi di attrito tra il presidente Lotito ed il popolo laziale che, ancora una volta, manifesterà il proprio dissenso durante il match. Passa il tempo, cambia la gente sugli spalti cosi come i protagonisti in campo, ma certe cose, quelle si, sembrano impossibili da modificare.