Jugovic garantisce: "Djordjevic sembra Vieri! I serbi alla Lazio non deludono mai..."

02.10.2014 16:38 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Jugovic garantisce: "Djordjevic sembra Vieri! I serbi alla Lazio non deludono mai..."

E' restato un solo anno alla Lazio, ha scritto comunque la storia. In mezzo al campo e dal dischetto. Come in finale di Coppa Italia, quando riaccese le speranze per il primo titolo dell'era cragnottiana. Vladimir Jugovic parla ai microfoni di Radio IES: "A distanza di tempo ho il rammarico di essere rimasto soltanto una stagione, ma i tifosi biancocelesti mi sono rimasti nel cuore", confida l'ex centrocampista biancoceleste. "Sono arrivato in una Lazio in fase di costruzione, fossi rimasto a Roma avrei vinto molto di più. E' un po' colpa di Vieri, mi disse di andare da lui all'Atletico Madrid e poi dopo un mese passò alla Lazio. Ancora non ho capito se lo fece apposta (ride, ndr). Comunque sono contento lo stesso, purtroppo le cose passate non si possono cambiare. Speriamo che adesso possa essere Djordjevic a scrivere la storia della Lazio...". L'attaccante si è sbloccato al Barbera: "I serbi alla Lazio di solito non tradiscono mai, nel passato lo abbiamo dimostrato. Non solo il sottoscritto - continua Jugovic - ma anche i vari Kolarov, Stankovic e Mihajlovic. Djordjevic è migliorato tantissimo rispetto a quando giocava in Francia, l'esperienza al Nantes l'ha fatto maturare. Può rappresentare un'arma importante. E' stato un grande affare perché è arrivato a costo zero, quindi la Lazio ci ha guadagnato già solo con i tre gol di domenica. A chi somiglia? A Vieri, visto che è mancino ed è una prima punta. Ma non mi piace mai fare dei paragoni, ognuno ha le proprie caratteristiche". Jugovic ha vestito le maglie di Lazio, Sampdoria, Juventus, Inter e Atletico Madrid. Cinque città. cinque derby diversi: "Sono state tutte stracittadine sentitissime, per fortuna le ho vinte quasi tutte. Con la Lazio addirittura quattro in un solo anno". Ce le ricordiamo bene, Vladimir.