L'AVVERSARIO - Atalanta, una manciata di punti ancora per mettere al riparo una stagione tribolata. Niente sconti alla Lazio

03.05.2015 07:28 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti - Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Atalanta, una manciata di punti ancora per mettere al riparo una stagione tribolata. Niente sconti alla Lazio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’ultimo match giocato lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia ha probabilmente deciso la corsa per la permanenza nella massima serie nostrana. Mauricio Pinilla che rovescia le speranze dei cesenati, mentre il Cagliari si lasciava tramortire a Verona dai coriacei gialloblù di Maran. L’Atalanta lascia la Romagna con un punto d’oro in tasca, mantenendo invariata la distanza dalla terz’ultima piazza. Otto lunghezze di scarto, gap colmabile a detta dell’aritmetica. Meno, se si tiene conto del buonsenso. Sono quindici i punti in palio da qui al termine di maggio, ma il ruolino di marcia delle formazioni in fondo alla graduatoria non lascia presagire repentini cambi di ritmo. Club bergamasco vigile, nonostante una situazione sotto controllo. L’anno che si appresta a terminare è stato senz’altro difficile ed inaspettato. Pochi gol, poche vittorie, nonostante in estate la rosa neroazzurra fosse stata puntellata in ogni reparto, a fronte della sola cessione illustre di Bonaventura. A farne le spese, nel bel mezzo della stagione, mister Stefano Colantuono. Un esonero amaro per il tecnico capitolino, doloroso ancor di più per il presidente Percassi e per il direttore Marino privarsi dell’uomo che aveva guidato – e bene – la Dea nelle precedenti cinque annate. Tant’è,  ai piedi delle prealpi Orobie è stato chiamato Edy Reja. Una certezza. Dall’arrivo dell’ex tecnico biancoceleste l’Atalanta ha conosciuto soltanto una sconfitta, ma anche solo una vittoria. Sei i pareggi collezionati, boccate d’ossigeno a ripetizione in un torneo che vede drasticamente ridursi la quota salvezza.

REGISTA SI, REGISTA NO? - Chiudere il discorso quanto prima. Poco importa a Zingonia l’affettuoso trascorso di mister Reja sulle sponde biancocelesti del Tevere. In casa orobica conta maledettamente di più evitare patemi d’animo nelle ultime settimane del mese. Per questo a Bergamo la Lazio incontrerà un avversario ostico e motivato. Dopo diversi esperimenti in fatto di formazione, il mister goriziano sembra aver trovato una discreta quadratura con il 4-4-1-1 già varato dal suo predecessore. Contro la furia offensiva dell’Aquila, comunque orfana dello scatenato Klose versione 2015, i nerazzurri potrebbero adottare accorgimenti più oculati in fase di non possesso palla, specie in mediana. Davanti all’ottimo Sportiello, degna di nota la sua prima stagione in A da titolare, i quattro della retroguardia saranno Bellini – in luogo dello squalificato Benalouane – e Dramé sulle fasce, con al centro la coppia Biava-Masiello, con Stendardo ad insidiare l’ex laziale. Nella zona nevralgica del campo, la Dea potrebbe ritrovarsi sprovvista di un regista di ruolo. Nonostante le previsioni della vigilia, le quotazioni di Cigarini sono in rialzo rispetto a quelle di Migliaccio, per far coppia con il cileno Carmona. Sugli esterni, compiti di copertura e ripartenza a destra per Zappacosta, mentre a sinistra il brevilineo Gomez avrà più liberta di offendere. In avanti, un Pinilla on fire avrà ancora una maglia da titolare (Denis rientrerà dalla squalifica solo nel turno conclusivo del torneo). Alle spalle dell’ex Genoa confermato il folletto Maxi Moralez, anche se non al 100% della forma.

PROBABILE FORMAZIONE – Atalanta (4-4-1-1) Sportiello; Bellini, Masiello, Biava, Dramé; Zappacosta, Cigarini, Carmona, A. Gomez; M. Moralez; Pinilla. A disp: Avramov, Stendardo, Cherubin, Scaloni, Emanuelson, Del Grosso, D'Alessandro, Bianchi, Migliaccio, Boakye. All. Reja