L'AVVERSARIO - Il Mancio e quel desiderio del primo regalo in casa. Davanti alla cara Lazio...

21.12.2014 10:00 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti - Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Il Mancio e quel desiderio del primo regalo in casa. Davanti alla cara Lazio...
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una classifica da scalare, una vittoria da bissare. Dopo il colpo da 3 punti al Bentegodi contro il Chievo Verona, l’Inter mette nel mirino la Lazio – terza – di Stefano Pioli. Il successo sulle rive dell’Adige è da considerarsi una sorta di exploit, per una comitiva alla quale mancava la vittoria dal match interno del 29 ottobre (1-0 contro la Sampdoria). In mezzo, battute d’arresto evitabili. Occasioni sprecate e mugugni, culminate nell’esonero di Walter Mazzarri,  reclamato senza mezzi termini ed a gran voce da parte della tifoseria nerazzurra e dall’ex patron Massimo Moratti. Già, proprio l’uomo che aveva affidato all’ex trainer del Napoli le chiavi della rinascita sportiva del club di Via Durini. Scaricato il tecnico di San Vincenzo, le magagne di una rosa deficitaria in alcune zone di campo non sono di certo scomparse. Roberto Mancini, cavallo di ritorno amato alla Pinetina e dintorni, ha mostrato di non possedere la bacchetta magica, anche se il suo arrivo ha di certo portato in dote una ventata di entusiasmo e speranza nel futuro. Intanto, a breve termine, il regalo che il tecnico jesino vorrebbe scartare sotto l’Albero è il bottino pieno contro i colori che ha indossato sia da numero 10 che da head coach. La Lazio ha ripreso a marciare, è di certo squadra più solida dell’Inter. Quantomeno al momento. Più interrogativi invece galleggiano in casa nerazzurra: il passaggio alla difesa a 4 non è stato ancora assimilato nel migliore dei modi, in cabina di regia mancano geometrie ed intuizioni.

SFIDA CHAMPIONS – Non ha dubbi Mancini: l’Inter dovrà lottare fino alla fine per raggiungere il palcoscenico europeo più ambito. E le Aquile di Pioli saranno giocoforza una delle squadre che opporranno strenua resistenza dinanzi al proposito dei meneghini. Dopo il pari all’esordio nella stracittadina e la debacle contro l’Udinese stramaccioniana, il gruppo interista è deciso a regalare la prima gioia al proprio allenatore entro i confini casalinghi. Mancherà Osvaldo, dato il lutto che ha colpito la famiglia della moglie. L’ex Juventus e Roma probabilmente avrebbe trovato posto nella starting lineup. A questo punto, scelte obbligate in avanti per l’ex mister del Galatasaray, con Palacio a far coppia con la bocca da fuoco Icardi – fermo a quota 12 gol quest’anno tra campionato ed Europa League -. Con Handanovic a protezione dei legni nerazzurri, Vidic non insidia la coppia centrale formata da Ranocchia e Juan Jesus, confermando la piena sconfessione del Mancio nei riguardi del colpo del mercato estivo. A correre sugli esterni bassi saranno D’Ambrosio, preferito a Nagatomo, e Dodò. Profili discretamenti offensivi, che potrebbero concedere qualcosa alle iniziative dei vari Felipe Anderson e Lulic e alle soluzioni di Mauri. Medel si posizionerà davanti alla difesa, per l’incontenibile gioia di M’vila. Il cileno fungerà da schermo davanti alla difesa e sarà aiutato a turno nei compiti di copertura e filtro dalle mezz’ali Guarin e Kuzmanovic. Il tanto bistrattato serbo ex Stoccarda è ad oggi uno degli uomini più continui in casa Inter. Ultimo match dell’anno, con buona pace del fair play finanziario, la rosa del Biscione subirà sostanziali modifiche nel mese di gennaio. Il test contro la Lazio potrebbe essere l’ultimo appello per dimostrare di valere la casacca della Beneamata.

PROBABILE FORMAZIONE - Inter (4-3-1-2): Handanovic, D’Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò, Guarin, Medel, Kuzmanovic, Kovacic, Icardi, Palacio. A disp. Carrizo, Berni, Andreolli, Campagnaro, Nagatomo, Vidic, Hernanes, M'Vila, Obi, Khrin, Bonazzoli. All. Mancini