L'AVVERSARIO - Rimpinguare il bottino in classifica per non perdere speranze e contatto. Il Cesena all'esame Lazio

Pubblicato ieri alle 16.30
01.02.2015 07:20 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti/Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Rimpinguare il bottino in classifica per non perdere speranze e contatto. Il Cesena all'esame Lazio
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© foto di Luca Gambuti/Image Sport

Una vittoria all’esordio, un'altra sei giorni fa, data dell’ultimo match disputato in campionato. Stesso comun denominatore, identico avversario: lo sgangherato Parma di Donadoni, giorno dopo giorno sempre più alla deriva. In mezzo 6 pareggi e sconfitte su sconfitte per il Cesena neopromosso. Il cambio di rotta di un paio di mesi fa, il commiato da Bisoli – tecnico della promozione -, a poco è servito. Con Mimmo Di Carlo la musica non sembra cambiata. E ci mancherebbe, mugugnano i più. Ad un’occhiata attenta, ma anche ad una più frettolosa, la rosa costruita in estate dal pur bravo ed esperto diesse Rino Foschi non appare all’altezza della massima serie. Non è tanto i nomi altisonanti che mancano ed occorrerebbero alla compagine bianconera, quanto mestieranti della categoria. I romagnoli difettano di pedine chiave nei ruoli più delicati. Tanto per citare un esempio, l’assenza di un bomber che vada regolarmente in doppia cifra, pane per l’affamata bocca di una provinciale in cerca di conferme nel più lucente palcoscenico del Belpaese. Hugo Almeida ha disatteso le aspettative ed il contratto è stato rescisso giusto alcune settimane fa. Il mercato, che tra poco più di 48 ore chiuderà i battenti, non ha regalato molto in tal senso. In Romagna sono pronti ad accogliere a braccia aperte uno tra Caracciolo e Boakye. Basterà? Diciannove centri in 20 partite non permettono di raccogliere molto in fatto di punti e per ambire alla salvezza, da qui a maggio, ne serviranno davvero molti. Il profeta che immagina oggi un Cesena salvo a fine stagione, alzi pure la mano.

SUCCESSO DA BISSARE – Il fondamentale acuto del Tardini regala ossigeno puro alla matricola del Cavalluccio marino. Perdere o non vincere contro i ducali avrebbe significato avvicinare di molto la scure al capo del gruppo. Cagliari ed Empoli, oggi salvi, distano 7 lunghezze. Un gap che non spaventa poi troppo, ma, al contrario della formazione di Di Carlo, sardi e toscani appaiono più in palla. Domani pomeriggio l’avversario è di quelli più indigesti. La Lazio che procede a vele spiegate nella lotta per un posto in Champions chiede strada al Manuzzi, in una partita che per Pioli rappresenta la cosiddetta trappola. Il Cesena è consapevole che l’unico modo per non perdere il treno salvezza è quello di dar continuità alle prestazioni. Con lucidità ed attenzione maniacale, per portare via da ogni campo anche un punto, talvolta. Spinto dalla tifoseria di casa, il Cesena è chiamato e costretto all’impresa. Il modulo scelto dal tecnico di Cassino rispecchia le velleità di proporre gioco. Un 4-3-1-2 guardingo ed attento in copertura, libero poi di scatenare imprevedibilità in avanti, dove l’ispirato Brienza accompagnerà il duo d’attacco composto da Djuric e Defrel, bocconcino di mercato appetito soprattutto da Montella. In porta confermato Leali, davanti al quale si muoveranno Perico e Renzetti sugli out e l’inedita coppa Krajnc-Volta (insidiato dall’ex Spezia Magnusson). In mezzo al campo, poco spazio all’inventiva: in regia largo a Cascione, i fianchi del quale saranno presidiati da due mezz’ali di gamba e contenimento come Giorgi e Pulzetti.

PROBABILE FORMAZIONE – Cesena (4-3-1-2) Leali; Perico, Krajnc, Volta Renzetti; Giorgi, Cascione, Pulzetti; Brienza; Defrel, Djuric. A disp.: Agliardi, Bressan, Lucchini, Magnusson, Nica, Carbonero, Ze Eduardo, De Feudis, Cazzola, Moncini, Capelli, Rodriguez. All. Di Carlo