L'AVVERSARIO - Tra orgoglio e ridimensionamento: il Verona perde i big ma spera ancora nella salvezza

19.02.2018 17:45 di  Saverio Cucina  Twitter:    vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Tra orgoglio e ridimensionamento: il Verona perde i big ma spera ancora nella salvezza
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una sfida quasi disperata, in salita sin dall’inizio ma con qualche margine di speranza. È il penultimo fanalino di coda l’Hellas Verona, reduce da due sconfitte consecutive. Il sogno salvezza è certamente più alla portata rispetto alla prospettiva ancora drammatica del Benevento, eppure, dati alla mano, la missione resta comunque complicata. A gennaio sono partiti giocatori di esperienza e di livello internazionale come Caceres (ex della gara) e Pazzini, oltre a Bessa e Zuculini. A rinforzare l’attacco scaligero soltanto Matos e Petkovic, mentre Boldor e Vukotic sono gli innesti della difesa. Troppo poco per incrementare il livello della rosa e sferrare la rimonta ai danni di Spal, Crotone e Sassuolo. Servirà una scossa, ma soprattutto continuità nelle partite casalinghe, sfruttando al meglio il prezioso fattore campo del Bentegodi, che quest'anno ha garantito agli uomini di Pecchia solo due vittorie e un pareggio.

ESERCIZI SPIRITUALI – Weekend romano per gli scaligeri, che già da sabato sono nella Capitale per preparare al meglio la sfida di questa sera. Allenamenti con tanto di rifinitura a porte chiuse agli ordini di mister Pecchia, che ha catechizzato i suoi soprattutto sullo sviluppo offensivo della manovra. Non sarà soltanto una gara di contenimento per i gialloblù: portare a casa almeno un punto sarebbe oro colato ai fini della classifica, ma limitarsi a contenere la voglia di riscatto della Lazio potrebbe non bastare. In questi giorni di ritiro all’ombra del Colosseo, Pecchia ha lavorato anche sulla testa dei giocatori, impegnati nella seconda gara consecutiva lontano dalle mura del Bentegodi. Un buon incentivo dopotutto, visto che dei 16 punti totali ben 9 sono stati raccolti fuori casa. Proprio in trasferta, tre settimane fa, l’Hellas ha espugnato il Franchi di Firenze con un netto 4-1, la vittoria più significativa della stagione insieme al tris rifilato ad un Milan ancora convalescente. Fu la gara perfetta per alimentare entusiasmo e autostima al netto di una lotta salvezza che lascia aperta qualche speranza. Il passo falso del Crotone contro il Benevento, infatti, mantiene inviolato il distacco dal quartultimo posto (5 punti), ma il ko interno incassato proprio contro i pitagorici, resta tuttavia una spada di Damocle che potrebbe rivelarsi decisiva per la graduatoria finale. Intanto, meglio pensare al presente. Ritrovare la stessa leggerezza e determinazione di Firenze può essere allora l’unica strada per uscire indenni dall’Olimpico. Pecchia, del resto, ha ricevuto l’ennesima conferma da parte del patron Setti: la sensazione è che comunque vada si andrà avanti con il tecnico campano fino al termine della stagione.

VECCHIA SCUOLA  4-4-2 – Formazione non al completo per Pecchia, che oltre al lungodegente Cerci dovrà rinunciare anche Ferrari, infortunatosi prima dell’ultima gara contro la Samp. In alternativa c’è Heurtaux che potrebbe scalare a destra, con Fares confermato a sinistra e la coppia Caracciolo-Vukovic al centro della difesa. Sulla mediana ci saranno Valoti e Buchel, con Romulo riposizionato sulla linea dei centrocampisti come esterno destro e Matos sul binario opposto. In avanti spazio ai giovani Petkovic e Kean.

Probabile formazione - HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Heurtaux, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Buchel, Valoti, Matos; Petkovic, Kean. A disp. Silvestri, Coppola, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Felicioli, Fossati, Aarons, Calvano, Zuculini, Verde, Lee, Stefanec. All. Pecchia.