L'ex Berardi: "Marchetti ancora tra i migliori, Guerrieri si farà notare. Keita? Sopra la media da sempre"

25.07.2017 14:07 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Valerio De Benedetti - Lalaziosiamonoi.it
L'ex Berardi: "Marchetti ancora tra i migliori, Guerrieri si farà notare. Keita? Sopra la media da sempre"
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Tutta la trafila delle giovanili alla Lazio, le esperienze in prima squadra, una finale scudetto persa in quel di Gubbio contro un Inter nettamente più forte. Poi i vari prestiti, al Verona, alla Salernitana, fino ad arrivare al Messina, e alla separazione contrattuale con la Lazio. Stiamo parlando del portiere Alessandro Berardi, prodotto del vivaio biancoceleste, ad oggi rimasto senza squadra a causa del fallimento dei siciliani. A 26 anni però, la sua carriera non si fermerà di certo, e le offerte non gli mancano. Intervenuto a Radiosei, Berardi ha parlato del suo futuro, non dimenticando di parlare anche della Lazio, la squadra che lo ha cresciuto e portato tra i professionisti. “Il fallimento del Messina? Noi sapevamo della situazione complicata. La cosa che ci ha spiazzato però, è che la nuova proprietà ci aveva fatto delle promesse, che poi non sono state mantenute. Fortunatamente le richieste non mi mancano. Sono libero di firmare contrattualmente con qualsiasi società. Il ruolo del portiere è particolare. Ho 26 anni quindi per me è ancora lunga la strada. In questo momento la possibilità di andare in Serie B c’è, ma farei il secondo sicuramente. Quindi preferirei trovare una squadra che mi garantisca il posto per poter crescere ancora”.

L’ARRIVO ALLA LAZIO – “Feci un provino a 10 anni e fui preso subito da Volfango Patarca e da lì ho iniziato tutta la trafila fino alla prima squadra, dove ho fatto tre anni il terzo. Sono stato al Verona, poi alla Salernitana, fino al mio arrivo a Messina, dove ho chiuso il mio rapporto con la Lazio".

PRIMAVERA – “Ero il capitano di quella squadra, quella Primavera è stata importante per me. Non ho giocato sempre perché ero aggregato in prima squadra, ma ho giocato le più importanti e poi tutte le final eight. L’Inter ci fermò, perché erano molto più forti. Della Primavera ricordo Sbraga, Crescenzi, Marin, Zampa, Onazi, Cataldi, Ceccarelli, Rozzi, Barreto, Sani. Quest’ultimo era più considerato di Onazi ma  poi si è perso. Onazi invece sta facendo una bella carriera anche all’estero. Bollini? È bravo, ti insegna tanto, ti dà una bella mentalità”.

MARCHETTI – “Io ero molto legato a lui. Mi ha dato tanto. I suoi primi due anni alla Lazio sono stati importanti. Io ad oggi la continuità che ha avuto lui in quegli anni faccio difficoltà a trovarla in altri portieri. Come caratteristiche rimane uno dei migliori in Italia. Io spero che riesca a risolvere i suoi problemi e che possa rimanere alla Lazio. Senza nulla togliere a Thomas Strakosha, che l’ho conosciuto e si merita tanto. Si allena sempre intensamente”.

GUERRIERI – “Lui si è ritrovato in una situazione a Trapani molto particolare. Per un ragazzo che esce dalla Primavera, contano molto i risultati e a Trapani non era andata bene. Lui se riesce a trovare fiducia, verrà notato sicuramente per le sue qualità”.

KEITA – “L’ho conosciuto. Ricordo ancora il suo provino. Lui era giovanissimo quando venne alla Lazio, faceva numeri in continuazione, all’inizio prendeva calcioni per questo, poi tutti hanno capito che era uno di quelli sopra alla media”.