L'ex Foggia: "Champions? Tifo Napoli, ma dico Lazio. Una notte costrinsi Siviglia a dormire sul balcone..."

25.03.2015 08:59 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
L'ex Foggia: "Champions? Tifo Napoli, ma dico Lazio. Una notte costrinsi Siviglia a dormire sul balcone..."
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© foto di Federico Gaetano

Un mancino tutto estro e fantasia, partito dalla periferia di Napoli e dirottato all'ombra del Colosseo. Pasquale Foggia ha conosciuto attimi di grande gioia con l'aquila sul petto, la chiamata in Nazionale ad esempio, ma non solo: "Sono stati anni importanti per me - racconta a gianlucadimarzio.com -, durante i quali ho raggiunto anche la convocazione con Lippi e successivamente con Donadoni. Poi abbiamo vinto una Coppa Italia e una Supercoppa, quindi ho solo ricordi positivi di quell’esperienza”. Poi svela un divertente aneddoto di quegli anni: "Ricordo che eravamo in ritiro nell’unica tripla c’eravamo Firmani, Siviglia e io. Una sera facemmo dormire Sebastiano fuori sul balcone, con il materasso a terra perché durante la notte russava e non ci faceva dormire. Quindi lo parcheggiammo fuori dalla finestra senza farlo entrare”. L'attenzione del folletto ex Cagliari si proietta verso la corsa Champions che sta animando il campionato: "Il Napoli non lo vedo benissimo ultimamente. E’ una squadra che se non ha il colpo di Higuain fa davvero tanta fatica. Mentre la Lazio e la Fiorentina vanno alla grande e al momento le vedo meglio. Il Napoli però è lì, mancano ancora tante partite e deve cercare di riprendersi perché mancare la qualificazione in Champions sarebbe un fallimento”. A 32 anni è lecito rivederlo in campo, per ora pensa solo ai bambini della sua scuola calcio, ma con un unico rimpianto: "Ho un grandissimo rammarico, ovvero non aver mai giocato a Napoli. Ci fu un momento, ai tempi di Mazzarri, in cui ero vicinissimo, ma l’accordo con il presidente De Laurentiis saltò. Addirittura, quando il Napoli era in Serie C, ero pronto a rinunciare al mio rilancio in A pur di vestire quella maglia, anche gratuitamente. Non sono semplicemente tifoso del Napoli, ma “malato”. Il che è diverso”.