L'ex Mendicino: "Ho la Lazio nel cuore, anche se ha frenato la mia carriera. Matri? Un grande attaccante"

Pubblicato il 13/10 alle 22:01
14.10.2015 07:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Mara Perna- Lalaziosiamonoi.it
L'ex Mendicino: "Ho la Lazio nel cuore, anche se ha frenato la mia carriera. Matri? Un grande attaccante"
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Quando la fortuna decide di voltarti le spalle, bisogna sempre cercare di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ѐ questo il maggiore insegnamento che il calcio ha dato ad un giocatore cresciuto nel vivaio della Lazio. Ettore Mendicino, 25 anni e una carriera dove si sono alternati successi e infortuni, forse troppi. Il più famoso di tutti quello di Matera, in cui l'attaccante perse i sensi. "E' stato un bello spavento, ma ricordo poco dell'incidente. Posso dire che in carriera ho avuto problemi fisici più gravi", così lo commenta al portale GianlucaDiMarzio.com, nel corso di un'intervista in cui si racconta. Parte dalla Lazio, perché ai colori biancocelesti sono legati i suoi esordi, ma anche il suo cuore: "Fa parte della mia vita. L'esordio in Serie A non lo dimenticherò mai, così come le amichevoli con Porto e Liverpool. Ad Anfield mi venne anche annullato un gol. Eravamo un bel gruppo, vincemmo la Coppa Italia. Sento ancora molti della Primavera, sono contento in particolare per Tuia che con la Salernitana sta dimostrando il proprio valore. Mi trovavo bene con tutti, in particolare con Pandev, Firmani e Zarate. Proprio l'argentino aveva colpi fantastici, forse il suo limite fu non saperli gestire. Rocchi invece faceva da chioccia. Ovviamente oggi seguo la squadra di Pioli, può confermarsi in alto, anche grazie a Matri. Un grande attaccante". Però Mendicino sembra non aver proprio perdonato una cosa alla Lazio: "Purtroppo la società ha frenato la mia carriera. A 20 anni mi ha messo fuori rosa. Così sono dovuto ripartire da Serie B e Lega Pro, dove penso comunque di aver dimostrato le mie qualità. Anziché andare in prestito in B avrei potuto giocarmi una chance diversa, come successe a Kozak. A Delio sono molto legato, visto anche il debutto in A, così come a Gregucci. Con la Salernitana, nonostante gli infortuni, sono contento di essere riuscito a fare bene e lasciare un buon ricordo ai tifosi, con la promozione in B". Adesso però basta rimorsi e rimpianti, nella testa di Ettore c'è solo il presente. L'attaccante milanese dall'accento romano è molto contento di giocare con la Robur Siena e ha tanta voglia di continuare a fare bene: "Quando è arrivata la chiamata del Siena non ho avuto dubbi. Ѐ raro trovare piazze del genere in Lega Pro. La rete segnata domenica mi ripaga di un momento difficile. Sono arrivato tardi in ritiro, poi mi sono stirato. Era importante rientrare per dare una mano alla squadra". Ѐ proprio il caso di dire che finché c'è passione, in questo caso per il calcio, c'è speranza. Il classe 1990, infatti, nonostante la sfortuna si è tolto belle soddisfazioni anche con l'Italia: "Con l'Under 19, 20 e 21 ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori. Penso a Immobile, Marrone, Fausto Rossi, Bonaventura e Darmian".