La Cantina di Cragnotti: un giro a Montepulciano, tra Lazio e curiosità...

Pubblicato il 06/05/2017 alle ore 19.21
07.05.2017 07:01 di  Laura Castellani   vedi letture
La Cantina di Cragnotti: un giro a Montepulciano, tra Lazio e curiosità...

Era partito come un semplice hobby, per Sergio Cragnotti: poi l'azienda vinicola Corte alla Flora, di Montepulciano, è diventata qualcosa di più. Il presidente della seconda Lazio scudettata acquistò la tenuta nel 1990 - un modo, raccontò, per scaricare lo stress e le emozioni del lavoro attraverso il contatto con la terra e la natura - e tutt'ora è operativa. Nata come una casa di campagna, in cui si ergevano le coltivazioni di kiwi, solo successivamente è diventata quello che oggi troviamo, giungendo a Montepulciano. Da Sergio a Massimo Cragnotti, che attualmente gestisce la Cantina. Ma, dicevamo, Lazio scudettata. Già. Nella Cantina Cragnotti non può mancare il simbolo di quel successo biancoceleste. Enorme, di terracotta, messo in bella mostra su un tavolo di marmo. La Lazio è presente, ma secondo i piani dell'ex numero uno biancoceleste, doveva esserlo ancora di più: chi ci lavora, infatti, racconta un aneddoto curioso. Cragnotti aveva intenzione di chiamare ogni filare con il nome di un giocatore della sua squadra. Nel sogno di un grande tifoso laziale, infatti, il vigneto avrebbe potuto avere un filare Gascoigne, oppure un filare Boksic. Un motivo di attrito con gli altri soci, a causa del quale si decise di nominare i filari semplicemente con una progressione numerica. E, alla fine, della sua Lazio a Corte alla Flora resta quello scudetto in terracotta. Molto più che un'icona.